AROSIO – Arte in Svizzera: il mondo interiore ed esteriore di Matteo Emery.
L’ARTE DI MATTEO EMERY
Matteo Emery, Lugano 1955, ĆØ un artista svizzero. Tra il 1972 e il 1980 ha studiato grafica allo CSIA di Lugano e alla scuola superiore di arti visive ESAV di Ginevra. Tra il 1980 e il 1987 ottiene ripetute Borse Kiefer-Hablitzel.Ā A partire dal 1981 ha realizzato diverse esposizioni personali (Galleria Rivolta – Losanna, Galleria FAC – Sierre, Galleria Golden-Halm – Locarno, Maison Visinerd – Montreaux) e collettive (Centro d’arte contemporanea – Ginevra, MusĆ©e d’art et d’histoire di Ginevra (sezione: Museo Rath) – Ginevra, Fondazione Gulbenkain – Lisbona, Museo Beaux-Arts – Losanna, Monastero delle Agostiniane – Monte Carasso). Oggi vive e lavora a Arosio come artista.Ā Inizialmente attraverso l’utilizzo di x-ray, ora grazie ad installazioni, fotografie e video, i suoi lavori si basano sull’analisi dell’uomo e sulla scoperta di ciò che l’occhio non può vedere. Le opere degli ultimi tre anni sono raccolte nella mostraĀ In/Out, esse sono installazioni realizzate con gomme riciclate, aria, stracci, guaine rylsan, palloni ambu.
LE GRANDI CAMERE
Le grandi camere d’aria aggrovigliate e le radiografie assemblate con ago e filo creano una sorta di viaggio all’interno del corpo ed evocano nello spettatore la fragilitĆ degli esseri viventi. Questa fragilitĆ ĆØ portata all’estremo dalle sculture di ghiaccio che, sciogliendosi, ricordano lo scorrere del tempo e della vita. Da sempre legata alla rappresentazione del mondo interiore ed esteriore in rapporto con la vita e la morte, la sua ricerca artistica trova il suo focus nell’analisi dell’essere umano, rivelando un particolare interesse per tutto ciò che ĆØ invisibile agli occhi: āSono sempre stato affascinato dal filo sottile che collega il visibile allāinvisibile. Chi sono, cosa faccio, respiro, penso su questa terra… sono domande che ogni essere umano immancabilmente si pone e alle quali forse ĆØ impossibile dare una risposta… continuiamo però a interrogarci, forse per esorcizzare il momento in cui tutto finirĆ .ā Le sue opere (bi e tridimensionali) sono realizzate con materiali di scarto organici e inorganici e offrono una sorta di viaggio intimo all’interno del corpo fisico, alla ricerca della natura interiore di ciascun soggetto raffigurato. Le grandi camere d’aria aggrovigliate e le scansioni radiografiche umane e animali cucite insieme con ago e filo evocano la complessitĆ e la fragilitĆ delle creature viventi; mentre le effimere sculture di ghiaccio ci ricordano, sciogliendosi, lo scorrere del tempo e della vita.














