LA MOSTRA DI KAZI A LUGANO
LUGANO – Il MASI ospita la personale di Monika Emmanuelle Kazi che vive e lavora a Ginevra. Lāartista ĆØ la vincitrice dellāedizione 2024 del Premio istituito dalla Fondazione Bally in collaborazione con il MASI per promuovere il mondo artistico e creativo in Ticino e in Svizzera. Nel suo lavoro Monika Emmanuelle Kazi si concentra sulle manifestazioni di memoria lasciate dal corpo negli spazi domestici. Intrecciando la propria esperienza personale a una dimensione pubblica universale, esplora la carica emotiva di oggetti dāuso quotidiano e come questi possano diventare indicatori di una storia in cambiamento. La sua pratica artistica combina media diversi come la scrittura, la performance, il video e lāinstallazione. Kazi ĆØ nata nel 1991 a Parigi ed ĆØ cresciuta tra Pointe Noire e Parigi. Oggi vive e lavora a Ginevra. Dopo aver studiato interior design, ha studiato belle arti all’HEAD GenĆØve e si ĆØ laureata con lode nel 2021. Le recenti mostre personali e in duo includono Philippzollinger, Tunnel Tunnel, Kunsthalle Friart Fribourg, Villa du Parc e Ginevra. Ha partecipato a numerose mostre collettive, come al Palais de Tokyo, Parigi. Kazi ha completato una residenza presso La CitĆØ des Arts a Parigi.
L’ARTE
Nel suo lavoro Monika Emmanuelle Kazi si concentra sulle manifestazioni di memoria lasciate dal corpo negli spazi domestici. Intrecciando la propria esperienza personale a una dimensione pubblica universale, esplora la carica emotiva di oggetti dāuso quotidiano e come questi possano diventare indicatori di una storia in cambiamento. La sua pratica artistica combina media diversi come la scrittura, la performance, il video e lāinstallazione.Ā In occasione della mostra al MASI il Lugano, lāartista ha creato nella storica Sala Mattoni al piano terra del palazzo un nuovo gruppo di installazioni che evoca un interno domestico. Come tipico nella sua pratica, anche per il progetto al MASI lāambiente domestico ĆØ utilizzato da Kazi come un dispositivo per evocare memorie legate alla personale esperienza diasporica e alla più ampia storia coloniale. Nata a Parigi nel 1991 ĆØ cresciuta tra la Francia e la Repubblica del Congo, nelle sue opere oggetti ordinari e luoghi conosciuti diventano campi di indagini in cui ricercare tracce che possono rivelare di appartenenza, intime credenze e prospettive sul mondo, storie che si ripetono e che cambiano.Ā Lāambiente domestico creato al MASI ĆØ suggerito da suppellettili comuni, objets trouvĆ©, oggetti ordinari che lāArtista ha recuperato e inciso con il nitrato dāargento. Nelle scene che appaiono sul vetro grazie al processo chimico si trovano immagini dallāarchivio personale di Kazi che si mescolano con elementi chimici e vicende collettive.














