LA MINIGONNA DI BARBARA QUANT
MODA – Dame Barbara Mary Quant ĆØ stata una stilista, inventrice britannica. Imprenditrice dotata, nel 1963 fondò il Ginger Group per esportare i suoi prodotti negli USA, lanciò una linea di cosmetici nel 1966 e una collezione di calzature nel 1967. Tra le icone della swinging London, lo scrittore Bernard Levin la definƬ: “alta sacerdotessa della moda degli anni sessanta“. Ć comunemente considerata l’inventrice della minigonna, capo d’abbigliamento che spopolò tra le giovani negli anni sessanta. AllorchĆ© lo stilista AndrĆ© CourrĆØges, che giĆ nel 1964 aveva presentato abiti corti e linee a trapezio, rivendicò la paternitĆ della minigonna, Mary Quant affermò: “Le vere creatrici della mini sono le ragazze, le stesse che si vedono per la strada“. Mary Quant nacque a Blackheath, sobborgo di Londra, da Jack Quant e Mildred Jones, due professori gallesi della London University che per lei sognavano un futuro da insegnante. Studiò al Goldsmiths College dopodichĆ© a sedici anni decise di andarsene di casa per inseguire una vita da bohĆ©mienne a Londra. LƬ conobbe Alexander Plunket Greene, giovane di nobile famiglia, nipote di Bertrand Russell e anch’egli smanioso di libertĆ e stravaganze. Fra i due nacque un mĆ©nage per l’epoca piuttosto anticonformista: mangiavano quando avevano soldi, viaggiavano come potevano, si vestivano come passava loro per la testa. Mary aveva una predilezione per le gonne corte e gli stivaletti, Alexander si adattò.
GLI ANNI SESSANTA
I due fecero amicizia con Archie Mc Nair, ex avvocato divenuto fotografo, e quando Alexander ereditò una somma di denaro nel suo ventunesimo compleanno, decisero con l’aiuto di McNair di comprare una casa. Nello scantinato aprirono un ristorante e al primo piano la boutique Bazaar. L’attivitĆ era situata sulla Kings Road a Londra e tra i giovani ebbe un successo immediato: finalmente avevano trovato qualcuno che la pensasse come loro, vivesse come loro e capisse perfettamente quello che poteva piacere loro. I giovani del Paese più conformista d’Europa divennero i primi a sentire la necessitĆ di cambiamenti che, per spezzare la tradizione e imporsi all’attenzione, dovevano necessariamente essere estremi. La frattura col “vecchio mondo” era rappresentata dai capelli lunghi per i ragazzi, dalle gonne corte per le ragazze e dalla musica dei Beatles.














