STILE – Da sempre, Marte affascina l’umanità con il suo caratteristico colore rosso. Ma cosa si nasconde dietro questa tonalità arrugginita? Gli scienziati, combinando dati provenienti dalle sonde spaziali dell’ESA e della NASA con innovativi esperimenti di laboratorio, hanno scoperto che la storia della polvere marziana è molto più legata all’acqua di quanto si pensasse in precedenza. La tonalità rossa di Marte è dovuta alla presenza di minerali di ferro arrugginiti nella sua polvere. Questo processo di “ruggine” è simile a quello che avviene sulla Terra, dove il ferro reagisce con l’acqua e l’ossigeno. Nel corso di miliardi di anni, questo materiale arrugginito, l’ossido di ferro, si è trasformato in polvere, diffondendosi su tutto il pianeta grazie ai venti.
Un dibattito sulla chimica della ruggine marziana
La chimica esatta della ruggine marziana è stata oggetto di intenso dibattito, poiché rivela informazioni preziose sulle condizioni ambientali del pianeta nel passato e sulla sua potenziale abitabilità. Studi precedenti, basati esclusivamente sulle osservazioni delle sonde spaziali, suggerivano che l’ossido di ferro presente nella polvere marziana fosse ematite, formatasi in condizioni di superficie asciutta attraverso reazioni con l’atmosfera. Tuttavia, i nuovi esperimenti di laboratorio, condotti su repliche della polvere marziana, hanno rivelato che l’ossido di ferro contiene effettivamente acqua. Questa scoperta indica che la ruggine di Marte si è formata in un periodo in cui l’acqua liquida era più diffusa sul pianeta, ovvero nel suo lontano passato.














