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giovedì 13 Novembre 2025
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Mercati: consigli di sopravvivenza per gli investitori in attesa di un’inflessione

MERCATI Mercati: consigli di sopravvivenza per gli investitori in attesa di un’inflessione a cura di Fabrizio Quirighetti di DECALIA. Ultimamente non c’è stato molto da festeggiare… L’annuncio dei dazi reciproci è stato peggiore del previsto, sia in termini di percentuali annunciate (più alte del previsto) sia per il metodo di calcolo (una formula semplicistica e arbitraria che scredita ulteriormente l’amministrazione Trump), i mercati azionari sono in calo da allora, la probabilità di recessione è in aumento, regna l’incertezza e l’indicatore della paura è alle stelle. Quindi, probabilmente sarà difficile risollevare il morale oggi parlando di economia e mercati finanziari.

I dazi non faranno finire il mondo

In questo contesto, mi affiderò innanzitutto a una delle mie letture abituali del fine settimana, ovvero  John Mauldin e la sua lettera settimanale “Thoughts from the Frontline”“Buone notizie: i dazi non faranno finire il mondo. Le aziende americane faranno ciò che sanno fare meglio, ovvero adattarsi”. Si tratta di una buona lettura che spiega perché questi “dazi reciproci” saranno autolesionistici per gli Stati Uniti e quindi non risolveranno realmente i vari problemi economici che l’amministrazione Trump vuole affrontare o eventualmente ne creeranno di nuovi (se il deficit commerciale degli Stati Uniti si chiuderà). In altre parole, si tratta di una pessima politica economica, soprattutto nella loro forma attuale. Gli investitori stanno quindi valutando con i piedi, se non addirittura correndo fuori verso l’uscita in preda al panico.

Quindi, cosa succederà?

O Trump e la sua amministrazione a un certo punto faranno marcia indietro o entreremo in una vera e propria guerra commerciale con le ritorsioni di altri paesi e il raddoppio di Trump. In questo contesto, il licenziamento o la rimozione di Peter Navarro come stretto consigliere economico di Trump sarà già considerato un primo passo nella giusta direzione… Sebbene sia difficile quantificare con precisione quale potrebbe essere l’entità dei danni sulla crescita economica, così come la relativa tempistica e durata, perché ci sono anche effetti di secondo round attraverso un’incertezza accresciuta che si impadronisce della macchina economica congelando gli investimenti e ritardando i consumi, o attraverso l’inasprimento delle condizioni finanziarie, il fatto che questi dazi tenderanno anche a spingere l’inflazione statunitense più in alto (meno nel RoW), anche se temporaneamente, offusca ulteriormente il quadro a breve termine. In questo contesto, il compito della Fed è più complicato del solito, in quanto la medicina della politica monetaria potrebbe essere ritardata, non sufficiente o in qualche modo meno efficace, nel caso di uno scenario di stagflazione (vale a dire che la Fed potrebbe essere riluttante a tagliare il suo tasso obiettivo rapidamente o abbastanza in profondità per curare il malessere della crescita).

Guida alla sopravvivenza per investitori

Nel frattempo, ecco alcuni (e certamente non esaustivi) consigli di una guida alla sopravvivenza per investitori. Sono ovviamente più facili a dirsi che a farsi (ne sono pienamente consapevole), ma potrebbero alla fine aiutare a mantenere la calma sperando nel meglio, ossia in un’inflessione dell’amministrazione Trump… o a preparare al peggio per quanto possibile da ora in poi.

Non reagire in modo eccessivo e non farsi prendere dal panico. Non bisogna essere troppo miopi: l’orizzonte temporale è importante!

Non cercare di prendere al volo il coltello che cade. Sebbene molte cattive notizie siano già state preventivate e le valutazioni sono quindi migliorate, le cose potrebbero peggiorare prima di migliorare. Siamo forse vicini a una capitolazione, ma allora è necessario un fattore scatenante per spingere i mercati al rialzo in modo sostenibile. Quindi, bisogna essere consapevoli che i mercati potrebbero esagerare il ribasso e/o che il vero rimbalzo potrebbe richiedere più tempo se non ci sarà un’inflessione nelle politiche economiche o monetarie. Quindi, non si cerchi di cronometrare il mercato

L’asset allocation è fondamentale

  • Troppo tardi per proteggersi: se necessario, si rimescoli al margine, concentrandosi sulle caratteristiche di qualità, difesa e liquidità.
  • Probabilmente si hanno alcuni asset che ultimamente hanno avuto successo se si è diversificato. In caso contrario, bisogna fare attenzione anche a questi investimenti, come i Treasury a lungo termine o l’oro, poiché i loro benefici di diversificazione potrebbero non funzionare perfettamente nel periodo di dislocazione. In altre parole, occorre gestire i rischi ma non speculare.
  • Si faccia attenzione ai rischi nascosti: esposizione alle valute, allocazione del credito, fondi alternativi o rischi di controparte, tra gli altri. Evitare investimenti che tengano svegli la notte.

Chi voglia (o debba?) aumentare i rischi, privilegi la vendita di volatilità tramite reverse convertible o opzioni put short su fondi indicizzati o ETF se non si sa da dove iniziare, poiché la volatilità crea anche opportunità.

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