EUROPA – Tirana si posiziona con determinazione nel percorso che conduce alla nuova ondata di allargamento dell’Unione Europea, un traguardo fissato per il 2030 che promette di ridefinire il panorama dei Balcani occidentali. Dopo anni di promesse, speranze e battute d’arresto, l’Albania, insieme al Montenegro, si distingue per la sua capacità di accelerare i tempi e fungere da modello per gli altri sei paesi candidati. A sei mesi dall’avvio formale dei negoziati, Bruxelles e Tirana inaugurano un nuovo e ambizioso pacchetto di capitoli incentrati sul mercato interno, un passo cruciale verso l’adesione. Il premier albanese, Edi Rama, ha incontrato a Bruxelles il presidente del Consiglio europeo, António Costa, per poi recarsi in Lussemburgo, dove i ministri degli Esteri dei 27 si sono riuniti per la quarta conferenza di adesione.
La politica estera e di sicurezza dell’Ue
Durante un breve punto stampa, i due leader hanno evidenziato i progressi compiuti da Tirana nel suo percorso di adesione, progressi che hanno reso possibile l’apertura dei cluster sui capitoli fondamentali, riguardanti la magistratura e i diritti fondamentali, la giustizia, la libertà e la sicurezza, gli appalti pubblici, le statistiche, il controllo finanziario e l’allineamento alla politica estera e di sicurezza dell’UE. “Ci sono molte cose di cui discutere, ma nel complesso sono molto incoraggiato da questi sviluppi e davvero impegnato a rispettare tutti gli impegni del calendario per concludere i negoziati entro il 2027“, ha affermato Rama. Questo obiettivo ambizioso, recentemente fissato dalla commissaria UE all’Allargamento, Marta Kos, indica l’Albania e il Montenegro come i due paesi candidati con le “prospettive realistiche” di concludere i negoziati tra il 2026 e il 2027.