SUDAFRICA – Economia: Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica per il Brics.
IL BRICS IN SUDAFRICA
Si sta svolgendo il Brics: Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica. In principio era Bric, termine inventato nel 2001 in un report della banca di investimento Goldman Sachs per indicare le quattro economie all’epoca in più rapida crescita. Per la fine del decennio era diventato un meeting formale tra i capi di stato e di governo dei rispettivi paesi, Poi nel 2011 ecco anche il Sudafrica. E proprio a Johannesburg si sta svolgendo il quindicesimo summit in questo formato. Tutti gli equilibri sono profondamente diversi dall’epoca in cui nacque l’acronimo. Soprattutto, per la crescente rivalitĆ tra Cina e Stati Uniti d’America e per l’invasione dell’Ucraina che ha reciso gran parte dei legami economici tra Mosca e l’Occidente. Altre criticitĆ pesano sulle spalle dei cinque paesi. L’economia cinese ĆØ in rallentamento, il Sudafrica affronta una difficile crisi energetica, India e Cina hanno dispute di confine nazionali.
E LA CINA?
In questo quadro, ĆØ più di tutti il presidente cinese, ricevuto in mattinata dal capo di stato sudafricano Cyril Ramaphosa, a sostenere la necessitĆ di allargare il formato ad altri paesi e indicare l’obiettivo di creare un contrappeso politico ed economico al blocco occidentale. Ramaphosa si ĆØ mostrato interessato. “Un Brics allargato rappresenterĆ un gruppo eterogeneo di nazioni con diversi sistemi politici che condividono il desiderio comune di avere un ordine globale più equilibrato“. La Russia, che teme l’isolamento internazionale, ĆØ prevedibilmente molto favorevole, mentre il governo indiano, che non vuole trovarsi vassallo di Pechino, da una parte si dice aperto all’idea e dall’altra mette in guardia contro un’espansione affrettata. Il Brasile teme che l’allargamento possa diluire la sua influenza e non vuole porsi in maniera antagonista ad altri gruppi di paesi come il G20. Oltre 40 capitali hanno espresso interesse all’adesione ai Brics.