EUROPA –Ā Il fenomeno delle sigarette illegali in Europa ha raggiunto dimensioni preoccupanti nel 2024, con 38,9 miliardi di unitĆ consumate nei 27 Paesi dell’Unione Europea, registrando un incremento del 10,8% rispetto all’anno precedente. Secondo il rapporto KPMG commissionato da Philip Morris International, questo mercato nero rappresenta il 9,2% del consumo totale di sigarette nell’UE, il livello più alto dal 2015, causando una perdita stimata di 15 miliardi di euro in tasse non riscosse. Il consumo illegale include sigarette contraffatte, prodotti di contrabbando e le cosiddette “illicit whites”, sigarette prodotte legalmente ma distribuite illegalmente in mercati dove la vendita ĆØ limitata. La Francia emerge come il paese con la crescita più significativa del mercato nero, principalmente a causa degli elevati prezzi unitari delle sigarette legali, mentre i Paesi Bassi seguono questa tendenza negativa.
Trend europei divergenti: Italia stabile, Ucraina in controtendenza
L’analisi del mercato illegale del tabacco evidenzia trend molto diversi tra i Paesi europei, con l’Italia che mantiene una situazione relativamente stabile con una crescita prossima allo zero, confermando i livelli degli ultimi anni. Al contrario, l’Ucraina registra il calo maggiore nelle dimensioni del mercato nero, rappresentando un’eccezione positiva nel panorama europeo. Lo studio KPMG, giunto alla sua 19esima edizione, ha analizzato 38 mercati del continente (27 membri UE, 6 Paesi dei Balcani occidentali, Moldova, Norvegia, Regno Unito, Svizzera e Ucraina), rivelando che complessivamente sono state fumate oltre 52 miliardi di sigarette illegali nel 2024, pari al 10% del consumo totale. Questi dati, presentati durante l’evento “Economia e sicurezza dell’Europa a rischio” organizzato dalla NATO Defense College Foundation, sottolineano come il contrabbando di tabacco rappresenti non solo una perdita economica per gli Stati membri, ma anche una minaccia alla sicurezza e alla salute pubblica europea.