Porsche sotto tensione: l’elettrico non basta a ricaricare i conti

AUTO - Il 2025 per Porsche: utili in caduta libera e stime riviste al ribasso. Colpa dei dazi USA? colpa della strategia green?. Il...

Mercedes in panne: utili giù del 56%, e il 2025 si annuncia col freno a mano tirato

AUTO - Il primo semestre 2025 è stato un bagno di sangue per Mercedes-Benz: gli utili si sono fermati a 2,68 miliardi di euro,...
25.7 C
Lugano
mercoledì 30 Luglio 2025
APP

Porsche sotto tensione: l’elettrico non basta a ricaricare i conti

AUTO - Il 2025 per Porsche: utili in caduta libera e stime riviste al ribasso. Colpa dei dazi USA? colpa della strategia green?. Il...

Mercedes in panne: utili giù del 56%, e il 2025 si annuncia col freno a mano tirato

AUTO - Il primo semestre 2025 è stato un bagno di sangue per Mercedes-Benz: gli utili si sono fermati a 2,68 miliardi di euro,...

Tesla firma un patto da 4,3 miliardi con LGES: addio batterie made in China?

AUTO - Elon Musk ha deciso di dare una scossa al mercato energetico: Tesla ha siglato un accordo da 4,3 miliardi di dollari con...

Samsung e Tesla: chip, miliardi e un pizzico di Texas

TECNOLOGIA - Nel mondo tech, oggi si è consumato un matrimonio da 16,5 miliardi di dollari tra Samsung e Tesla. L’accordo? Produrre i chip...

Dazi al 15%: von der Leyen paga il biglietto per il gas tour americano

TARIFFE - Nel lussuoso Golf Club di Turnberry, in Scozia, Trump vince ancora! Ursula von der Leyen incassa la sconfitta e firma un accordo...

Papa Leone XIV e il dilemma fiscale americano: la Santa Sede lancia l’allarme

MONDO - Un caso senza precedenti scuote il Vaticano e il Congresso USA: l’elezione di Papa Leone XIV, primo pontefice nato negli Stati Uniti,...

Guerra Israele e Iran, mercati: gli investitori concentrati sul potenziale di un’ulteriore escalation

MERCATI Il calendario economico della settimana a cura di Fabrizio Quirighetti di DECALIA. Mentre gli eventi in Medio Oriente continueranno probabilmente a essere al centro dell’attenzione nei prossimi giorni, con gli investitori concentrati sul potenziale di un’ulteriore escalation tra Israele e Iran, le banche centrali e le politiche monetarie saranno in prima linea anche questa settimana con decisioni previste, in ordine cronologico, da

  • Lunedì sera la BoJ (consenso: tasso obiettivo invariato allo 0,5%) ha ribadito che la banca centrale continua a sottolineare le prospettive confuse e in particolare l’elevato livello di incertezza sulla crescita, sull’inflazione, ma anche sull’andamento dello yen dovuto alla politica tariffaria statunitense.
  • La Fed mercoledì sera (consenso: mantenere il tasso di riferimento invariato al 4,25%-4,50%), con gli investitori concentrati anche sul SEP (Summary of Economic Projections) e sul famoso “dot plot”, e su come i recenti sviluppi sui dazi e le discussioni sul Big Beautiful Bill stiano influenzando le prospettive della banca centrale. Salvo un grave shock economico o finanziario, o un’inattesa impennata del tasso di disoccupazione, si prevede che la Fed riprenderà ad allentare la politica monetaria a settembre, con un altro taglio di 25 punti base prima della fine dell’anno.
  • La BNS giovedì mattina (consenso: è previsto un taglio da -0,25% a 0%… ma alcuni – tra cui GS – non escludono un taglio più profondo di -50 punti base, che riporterebbe i tassi in territorio negativo).
  • La BoE nella tarda mattinata di giovedì (consenso: tasso obiettivo invariato al 4,25%, ma un taglio rimane possibile, visti i voti a volte molto variabili e quindi imprevedibili di alcuni membri). In ogni caso, la BoE potrebbe aprire la strada a un taglio dei tassi nella prossima riunione di agosto.

Altrimenti avremo anche…

  • Un aggiornamento sugli indicatori di attività di maggio sia negli Stati Uniti (martedì) con la pubblicazione dei dati sulle vendite al dettaglio e sulla produzione industriale (il consenso prevede incrementi stabili o leggermente positivi) sia in Cina, che ha appena pubblicato questa mattina i dati su produzione industriale, vendite al dettaglio e investimenti fissi. In sostanza, le vendite al dettaglio hanno sorpreso positivamente (probabilmente favorite da alcuni effetti favorevoli delle festività di calendario), mentre la produzione industriale e gli investimenti fissi sono risultati leggermente al di sotto delle aspettative del consenso. Inoltre, i prezzi delle case, sia nuove che esistenti, a maggio sono diminuiti più del previsto.
  • Inoltre, l’inflazione di maggio nel Regno Unito (mercoledì), che potrebbe influenzare la decisione finale della BoE, o la sua posizione, il giorno successivo (si prevede che l’inflazione core annua nel Regno Unito rallenterà dal 3,8% al 3,6% a maggio), e in Giappone (venerdì), che potrebbe poi costringere la BoJ a inasprire la sua politica monetaria prima possibile se dovesse accelerare ulteriormente (si prevede che l’inflazione headline e core saranno rispettivamente al 3,5% e al 3,2%).

In breve, è probabile che i mercati finanziari, inclusi tassi e tassi di cambio, subiscano qualche movimento, soprattutto in caso di sorprese negative in termini di crescita economica (dati statunitensi di martedì + indici manifatturieri regionali), un indice dei prezzi al consumo giapponese molto più alto del previsto (che metterebbe in difficoltà la BoJ) o una Fed che appare troppo “aggressiva” per i gusti degli investitori… o di Trump. In alternativa, è vero anche il contrario: una de-escalation delle tensioni in Medio Oriente, alcuni dati economici positivi, letture più morbide dell’inflazione e una posizione un po’ accomodante delle banche centrali dovrebbero giocare a favore delle azioni. Infine, si ricorda che i mercati statunitensi saranno chiusi giovedì a causa della festività del Juneteenth.

FacebookTwitterWhatsAppTelegramLinkedInEmail

Ultimi articoli