EUROPA – In questo contesto di crescente incertezza geopolitica, l’Unione Europea si trova di fronte alla necessità di rafforzare le proprie capacità difensive. I Ventisette puntano a un maggiore coordinamento sull’aumento delle spese militari, in linea con quanto stabilito in sede NATO. Questo riallineamento strategico, che vede un’accelerazione con l’ennesimo “disco verde” dagli Stati membri alle componenti del piano ReArm Europe, va di pari passo con l’incremento dei bilanci nazionali concordato di recente. Nonostante un vertice europeo che ha visto i leader riunirsi per discutere di sicurezza e difesa, le conclusioni adottate riflettono una linea politica già tracciata, senza deviazioni significative. L’urgenza di rafforzare la difesa europea è evidente, ma la sfida principale rimane il nodo dei finanziamenti e la loro effettiva implementazione.
Aumento delle spese militari deciso in sede Nato
La cooperazione in materia di difesa è un imperativo per l’UE, e il consenso raggiunto, anche con il contributo dell’Ungheria, sottolinea la consapevolezza condivisa della posta in gioco. Sebbene le risoluzioni adottate possano non apparire rivoluzionarie, esse rappresentano un passo fondamentale verso un’autonomia strategica europea più solida. La lettera congiunta di Ursula von der Leyen e Kaja Kallas, pur non introducendo novità eclatanti, ha ribadito l’importanza di un approccio unitario. L’obiettivo è ottimizzare l’uso delle risorse, evitare duplicazioni e massimizzare l’efficacia degli investimenti in difesa, garantendo che l’Europa sia in grado di affrontare le sfide attuali e future con maggiore resilienza e coordinamento.