EUROPA – Una pratica controversa è emersa nel settore del trasporto aereo low-cost: EasyJet ha implementato un sistema di incentivi monetari per il personale aeroportuale che identifica bagagli a mano non conformi alle dimensioni consentite. Secondo un’email trapelata e riportata dal Sunday Times, il personale di Swissport, società che gestisce servizi aeroportuali, riceve 1 sterlina (circa 1,15 euro) per ogni borsa ritirata dai passeggeri EasyJet. Questo schema, denominato “incentivi per le entrate dei bagagli al gate di easyJet”, è attivo in sette aeroporti del Regno Unito e delle Isole dello Stretto, tra cui Belfast, Birmingham, Glasgow, Jersey, Liverpool e Newcastle. Il sistema non si limita a Swissport: anche gli addetti ai servizi di assistenza a terra impiegati da DHL Supply Chain negli aeroporti di Gatwick, Bristol e Manchester ricevono compensi extra per identificare bagagli EasyJet non conformi.
Le conseguenze per passeggeri e lavoratori in prima linea
L’implementazione di questo sistema di incentivi ha generato tensioni significative tra il personale aeroportuale e i passeggeri. Un ex responsabile del servizio passeggeri di Swissport ha paragonato il controllo dei bagagli fuori misura al “affrontare gli evasori”, evidenziando i rischi di abusi verbali o fisici che i dipendenti devono affrontare. “Immagina di fermare un gruppo di ragazzi durante un addio al celibato e di dire loro: ‘Dovrò farvi pagare più di quanto avete pagato per i vostri biglietti per imbarcare i bagagli nella stiva’”, ha dichiarato l’ex dipendente, sottolineando le difficoltà operative di questa politica. Mentre EasyJet e le compagnie di servizi aeroportuali implementano questi controlli sempre più rigidi, il Parlamento europeo si sta battendo per garantire che ogni passeggero possa viaggiare con una piccola valigia senza costi aggiuntivi. Questa battaglia normativa si inserisce in un contesto più ampio di regolamentazione del settore aereo, dove le compagnie low-cost hanno progressivamente ridotto i servizi inclusi nel prezzo base del biglietto. Swissport, dal canto suo, ha difeso la propria posizione dichiarando di servire le compagnie aeree clienti applicando le loro politiche secondo i termini contrattuali, enfatizzando la professionalità e l’efficienza delle operazioni per i 4 milioni di voli gestiti annualmente.