EUROPA – Data storica per la regolamentazione europea dell’intelligenza artificiale, quando il Parlamento europeo ha adottato la sua posizione negoziale sull’AI Act, il regolamento comunitario che mira a disciplinare lo sviluppo e l’utilizzo dell’IA nel territorio dell’Unione. Con questo primo via libera, gli eurodeputati hanno dato il via alla fase negoziale con il Consiglio e la Commissione per raggiungere l’intesa finale su quella che si configura come la prima legislazione organica al mondo sull’intelligenza artificiale. Le nuove norme seguono un approccio basato sul rischio e sono progettate per garantire che l’IA sviluppata e utilizzata in Europa rispetti i diritti fondamentali e i valori europei, ponendo l’UE all’avanguardia nella governance tecnologica globale.
L’Europa pioniera nella regolamentazione dell’intelligenza artificiale
Il regolamento stabilisce un quadro di divieti assoluti per le applicazioni di IA considerate inaccettabili, tra cui i sistemi di punteggio sociale che classificano le persone in base al comportamento, l’identificazione biometrica remota in tempo reale negli spazi pubblici, la categorizzazione biometrica basata su caratteristiche sensibili come genere, razza o religione, e i sistemi di polizia predittiva basati su profilazione. Particolare attenzione ĆØ rivolta ai sistemi di IA generativa come ChatGPT, che dovranno rispettare nuovi requisiti di trasparenza, inclusa la dichiarazione obbligatoria che il contenuto ĆØ stato generato dall’IA per distinguere le immagini deep-fake da quelle reali. Il regolamento classifica inoltre come ad alto rischio i sistemi utilizzati per influenzare gli elettori nelle elezioni, sottoponendoli a rigoroso monitoraggio. La legge sull’IA ĆØ entrata in vigore il 1Āŗ agosto 2024 e sarĆ pienamente applicabile due anni dopo, il 2 agosto 2026, rappresentando un modello di riferimento per la regolamentazione dell’IA a livello mondiale.