EUROPA – L’industria europea dei viaggi si mobilita contro la proposta della Commissione Europea di triplicare la tariffa ETIAS, portandola da 7 a 20 euro. Le principali associazioni del settore, tra cui l’Associazione europea degli agenti di viaggio e dei tour operator (ECTAA), l’Associazione europea del turismo e Airlines for Europe (A4E), hanno espresso una forte preoccupazione per questo aumento che definiscono “sproporzionato”. Il sistema ETIAS, che entrerĆ in vigore nell’ultimo trimestre del 2026, richiederĆ ai cittadini di paesi extra-UE esenti dall’obbligo di visto di ottenere un’autorizzazione di viaggio prima di entrare nello spazio Schengen. L’incremento tariffario rappresenta una sfida significativa per un settore giĆ provato dall’aumento dei costi operativi e dalle difficoltĆ post-pandemiche, minacciando la competitivitĆ del turismo europeo rispetto ad altre destinazioni internazionali.
L’impatto economico sull’industria del turismo e sui viaggiatori
La nuova tariffa di 20 euro per l’autorizzazione ETIAS potrebbe generare circa 300 milioni di euro annui per il bilancio dell’Unione Europea, ma i leader del settore turistico temono che questo aumento possa scoraggiare i viaggiatori internazionali. L’industria sottolinea che, sebbene l’incremento possa sembrare modesto singolarmente, si aggiunge a una serie di costi crescenti che gravano sulle famiglie e sui viaggiatori d’affari. Il Consiglio e il Parlamento europeo hanno giĆ manifestato perplessitĆ sulla proposta di 20 euro, chiedendo una tariffa più proporzionata e basata su dati concreti. Le associazioni del settore argomentano che questa decisione contraddice l’intenzione originaria dei colegislatori del 2018, che avevano concordato una tariffa modesta e ragionevole. La preoccupazione principale ĆØ che l’Europa possa perdere competitivitĆ rispetto ad altre destinazioni turistiche globali.