SVIZZERA – Il governo svizzero interviene per rendere i premi delle assicurazioni sanitarie più accessibili, introducendo nuove regole per i sussidi delle casse malati che entreranno in vigore a partire dal 1° gennaio 2026. L’obiettivo principale è garantire che i cittadini non spendano una parte sproporzionata del loro reddito per la sanità, in particolare le famiglie e i redditi più bassi. Questa riforma, nata come controprogetto a un’iniziativa popolare, stabilisce un contributo minimo obbligatorio per tutti i Cantoni, che dovranno destinare una percentuale dei costi dell’assicurazione malattia obbligatoria, compresa tra il 3,5% e il 7,5%, per la riduzione dei premi. In questo modo, l’entità degli aiuti sarà direttamente proporzionale all’aumento dei costi sanitari. La misura mira a correggere le disparità tra i Cantoni, spingendo quelli che finora hanno investito meno nel sostegno ai cittadini a incrementare il loro impegno. Nonostante alcuni Cantoni, come il Ticino, siano già all’avanguardia in questo ambito, superando ampiamente la soglia minima richiesta, l’introduzione di questa nuova norma rappresenta un passo cruciale verso una maggiore equità sociale e un sistema sanitario più sostenibile a livello federale.
Le nuove disposizioni federali impongono ai Cantoni di definire anche una soglia massima di reddito da destinare ai premi della cassa malati
Questo significa che i cittadini non dovranno spendere più di una certa percentuale del loro reddito disponibile per la copertura sanitaria. La normativa concede ai Cantoni un periodo di quattro anni per stabilire autonomamente questa soglia. Tuttavia, se un Cantone non dovesse adempiere a questo compito, sarà il Consiglio federale a imporre la soglia. Per il Cantone Ticino, che già dimostra una grande sensibilità per il problema dei premi sanitari elevati con oltre 110.000 beneficiari di sussidi, questa riforma non stravolge il sistema attuale, ma lo rafforza. Nonostante l’aumento delle uscite per i sussidi RIPAM (che hanno superato i 420 milioni di franchi), il governo cantonale ha rassicurato i cittadini che non ci saranno tagli, ribadendo il suo impegno a sostenere le fasce di popolazione più vulnerabili. L’introduzione di un limite federale rappresenta una garanzia aggiuntiva per i cittadini di tutta la Svizzera, assicurando che l’accesso alle cure mediche non sia un lusso ma un diritto, riducendo al contempo le disparità intercantonali e stabilizzando i costi per le famiglie.














