STILE – Il 270 Park Avenue a New York sarà la nuova sede di JPMorgan Chase, un grattacielo destinato a fare storia per la sua sostenibilità e per le sue dimensioni imponenti. Con 423 metri di altezza e quasi 70 piani, il progetto firmato da Foster + Partners si distingue come il primo grattacielo interamente elettrico della città, con l’obiettivo ambizioso di raggiungere zero emissioni e l’alimentazione al 100% da fonti rinnovabili. Questa scelta lo posiziona all’avanguardia nel campo dell’edilizia sostenibile e risponde alle crescenti esigenze globali di efficienza energetica e riduzione dell’impatto ambientale. La nuova struttura, che ospiterà fino a 15.000 dipendenti, punta a ridefinire gli standard degli spazi di lavoro moderni, offrendo comfort e tecnologie all’avanguardia in un ambiente orientato alla sostenibilità. Tuttavia, il progetto non è esente da critiche, in particolare per la demolizione del preesistente Union Carbide Building, un edificio modernista del 1960. La scelta di abbattere un’opera storica per far posto a un nuovo grattacielo solleva interrogativi sull’equilibrio tra innovazione e conservazione del patrimonio architettonico, un dibattito che spesso accompagna lo sviluppo urbano di grandi città come New York.
Le caratteristiche del progetto e la struttura del grattacielo sono la chiave per comprenderne la portata innovativa
La nuova sede di JPMorgan Chase si estenderà su 232.000 metri quadrati, con l’obiettivo di creare un ambiente di lavoro che ridefinisca il concetto di comfort e benessere per i suoi 15.000 impiegati. L’aspetto più rivoluzionario è la sua struttura ingegneristica: il grattacielo poggerà su una base di travi a ventaglio che lo innalzeranno dal suolo per 24 metri. Questa soluzione non solo minimizza l’impatto visivo e ambientale sull’isolato circostante, ma permette anche di creare un atrio d’ingresso pubblico con spazi verdi, offrendo un’area di relax accessibile a tutti. La facciata, realizzata con vetro a triplo strato e pannelli in bronzo, integra sistemi di schermatura solare automatica, ottimizzando l’efficienza energetica e riducendo il fabbisogno di climatizzazione. Un ulteriore punto di forza è l’attenzione al riciclo: si prevede di riutilizzare circa il 97% dei materiali derivanti dalla demolizione del vecchio edificio, un’iniziativa che riduce ulteriormente l’impronta ecologica del cantiere. Il progetto, sviluppato da Tishman Speyer con il supporto di PAU, rappresenta una svolta nel settore dell’edilizia commerciale, dimostrando come sia possibile combinare architettura di prestigio, tecnologia all’avanguardia e un forte impegno per la sostenibilità ambientale.