EUROPA – La Cina scommette sull’Artico e inaugura una nuova rotta commerciale che riscrive la geografia del commercio marittimo mondiale. A partire dal 20 settembre, la compagnia Haijie Shipping Company lancia l’Europe Arctic Express, un servizio che promette di dimezzare i tempi di transito tra l’Estremo Oriente e l’Europa, riducendo il viaggio da circa 30 a soli 18 giorni. Questa rotta, che sfrutta lo scioglimento dei ghiacci polari (accelerato dal cambiamento climatico), permette di bypassare il tradizionale e più lungo passaggio attraverso il Canale di Suez. Salpando dal porto di Qingdao con 5.000 container, la nave attraccherà in importanti hub europei come Felixstowe, Rotterdam, Amburgo e Danzica. Questo storico cambiamento, reso possibile dal fenomeno del riscaldamento globale, non solo assicura un trasporto merci più veloce, ma offre anche una maggiore sicurezza, evitando zone a rischio come quelle minacciate dai pirati in Somalia o dalle tensioni geopolitiche vicino alla penisola araba. L’avvio di un flusso stabile di navi attraverso il “Passaggio a Nord-Ovest” rappresenta una seria minaccia per il futuro dei porti del Mediterraneo, destinati a perdere la loro centralità strategica nel transito delle merci tra Asia ed Europa.
Artico: rotta commerciale
Il passaggio della Cina per l’Artico non è solo una svolta economica, ma un campo di battaglia di cruciale rilevanza geopolitica. La nuova rotta artica, che si snoda attraverso la Northern Sea Route russa, affranca Pechino e Mosca dalla dipendenza da stretti “colli di bottiglia” del commercio mondiale come Malacca e, soprattutto, il Canale di Suez. La Russia, con il presidente Vladimir Putin in prima linea, ha da tempo rivendicato il dominio sull’Artico, considerandolo vitale per la sua sovranità e sviluppo economico. La rotta è già battuta in prevalenza da navi rompighiaccio russe e cinesi, che secondo il CHNL hanno visto transitare circa 52 navi tra giugno e agosto, in gran parte cariche di petrolio russo. In questo scenario di crescente competizione marittima e strategica, l’Europa appare in forte ritardo. Mentre i vettori asiatici consolidano la loro presenza in queste acque glaciali, nessuna compagnia di navigazione dell’UE ha ancora stabilito un percorso regolare e stabile, lasciando il controllo di questa nuova arteria commerciale alle potenze orientali. L’Europe Arctic Express segna quindi una chiara ridefinizione delle dinamiche globali e degli equilibri di potere nel trasporto internazionale.