MILANO, Italia – Hai un’impresa in Italia? Meloni ti cambia le regole. Nuovo TUF: Opa al 30%, assemblee online blindate, PMI quotate senza voto di lista.
Il Governo Meloni riscrive il Testo Unico della Finanza (TUF), archiviando la versione Draghi del ’98 con una riforma che punta a rivitalizzare Piazza Affari. La soglia per l’Opa obbligatoria torna al 30%, semplificando l’accesso al mercato per investitori e fondi. Le assemblee societarie si svolgeranno da remoto, con rappresentante unico e senza “disturbatori”: solo chi possiede almeno lo 0,1% del capitale potrà intervenire. Le PMI quotate con capitalizzazione sotto il miliardo potranno derogare al voto di lista, snellendo la governance e favorendo l’ingresso in Borsa. Il prezzo dell’Opa sarà calcolato su un periodo dimezzato (6 mesi), mentre la Consob avrà poteri rafforzati per bloccare operazioni sospette.
Obiettivo? Rendere il mercato italiano più competitivo, attrarre capitali esteri e chiudere la procedura d’infrazione UE sulle minoranze.
Sì, confermato: le informazioni sono aggiornate all’8 ottobre 2025
La riforma del Testo Unico della Finanza (TUF) è stata esaminata nel pre-Consiglio dei Ministri e le misure chiave sono contenute nella bozza ufficiale.
Ecco i punti principali in breve:
- Soglia OPA unica al 30%: torna il limite pre-Draghi per l’obbligo di offerta pubblica di acquisto totalitaria.
- Prezzo OPA calcolato su 6 mesi, non più 12.
– Assemblee da remoto con rappresentante unico, limitate ai soci con almeno lo 0,1% del capitale. - PMI quotate (sotto 1 miliardo di capitalizzazione) potranno derogare al voto di lista.
- Consob con poteri rafforzati per bloccare OPA sospette.
- Obiettivo dichiarato: chiudere la procedura d’infrazione UE sulle minoranze e rilanciare Piazza Affari.