SVIZZERA – Il comandante di corpo Thomas Süssli, Capo dellāEsercito, e Severin Moser, presidente dellāUnione svizzera degli imprenditori, hanno firmato una lettera aperta cruciale. Lāobiettivo ĆØ sollecitare lāeconomia a dimostrare maggiore sostegno e comprensione verso i collaboratori che adempiono ai loro obblighi militari (scuole reclute, corsi di ripetizione e avanzamento). L’iniziativa nasce dopo che circa 80 militari hanno risposto all’appello del Capo dell’Esercito sui social, denunciando difficoltĆ e problemi nel trovare lavoro a causa del servizio di milizia. La sicurezza ĆØ definita un pilastro per la prosperitĆ economica della Svizzera e si fonda sul sistema di milizia. Ć indispensabile che i cittadini in uniforme possano adempiere al loro dovere senza svantaggi o discriminazioni, per mantenere l’attrattivitĆ e la stabilitĆ del Paese.
Basta discriminazioni negli obblighi militari
L’appello sottolinea che sostenere i militari non ĆØ solo un dovere civico, ma un’azione di interesse economico. I collaboratori acquisiscono nellāesercito numerose capacitĆ utili e richieste nel mondo del lavoro: disciplina, resistenza allo stress, collaborazione e leadership (per i giovani quadri). Questa esperienza di gestione dello stress e delle crisi si traduce in un vero e proprio vantaggio competitivo per le imprese. Si tratta di una situazione win-win: l’impresa contribuisce alla sicurezza del Paese e beneficia di collaboratori più resilienti e competenti. L’invito ai datori di lavoro ĆØ quindi a una maggiore sensibilitĆ e flessibilitĆ , riconoscendo il valore aggiunto che il servizio militare apporta sia al singolo che all’azienda.