LUGANO – In concomitanza con il vertice di pace a Sharm el-Sheikh (Egitto) e la liberazione degli ostaggi israeliani, sono state avviate le prime gare d’appalto per la ricostruzione della Striscia di Gaza. Secondo fonti autorevoli, è stata aperta una corsia preferenziale per gruppi europei e anche italiani, con priorità ai settori sanitari ed energetici. Il valore complessivo stimato supera gli 80 miliardi di dollari, con aziende come Webuild e Cementir già in fase di valutazione. Il Ministero degli Esteri italiano ha confermato l’interesse strategico nazionale, mentre l’UE valuta un piano di co-finanziamento multilaterale. Le gare rappresentano un primo passo verso la stabilizzazione post-conflitto e la ripresa economica regionale.