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venerdƬ 31 Ottobre 2025
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Scienza e meteo: fulmine “Megaflash” di 829 chilometri, nuovo record mondiale di lunghezza

STILE – Una recente e sbalorditiva analisi nel campo delle scienze atmosferiche ha ufficialmente confermato un evento meteorologico da record: un singolo fulmine – tecnicamente definito “megaflash” – si ĆØ propagato orizzontalmente per una distanza impressionante di circa 829 chilometri attraverso l’area centrale degli Stati Uniti. Questo fenomeno stabilisce il nuovo primato mondiale per la lunghezza di un fulmine. Il termine “megaflash” ĆØ riservato dagli scienziati a quelle scariche lampo singole che superano i 100 chilometri di estensione in orizzontale, ma l’evento registrato ha polverizzato ogni precedente misurazione. La scarica ĆØ stata osservata all’interno di un vasto e complesso Sistema Convettivo Mesoscalare (MCS), un’ampia formazione temporalesca capace di estendersi su più stati. All’interno di queste gigantesche strutture nuvolose elettrificate si creano le condizioni ideali per la formazione di scariche orizzontali di ampiezza eccezionale. Il record mondiale di fulmine mette in luce la potenza dei temporali estremi e il progresso nelle tecniche di monitoraggio satellitare dei fenomeni atmosferici.

Misurare i fulmini-record: il ruolo cruciale del satellite GLM

Come si misura con tanta precisione un evento cosƬ esteso e rapido? Il successo nella misurazione di questo fulmine da 829 km ĆØ merito del team guidato dal ricercatore capo Michael Peterson (del Georgia Tech Research Institute – Severe Storms Research Center). Il gruppo ha sfruttato i dati ad alta risoluzione provenienti dallo strumento Geostationary Lightning Mapper (GLM), installato a bordo del satellite GOES‑16. Il GLM ĆØ fondamentale per il tracciamento continuo delle scariche elettriche. La sfida principale consiste nell’evitare errori di conteggio dovuti alla sovrapposizione di flussi multipli: infatti, quando si sviluppa un fulmine, non emette una luce costante, ma una serie di rapidissimi impulsi luminosi (nell’ordine dei millisecondi). I satelliti registrano ciascuno di questi impulsi come un “evento luminoso” separato. Per superare questa difficoltĆ , il team ha applicato “metodi di clustering” migliorati, una tecnica che raggruppa questi impulsi isolati, identificandoli correttamente come parte di un’unica, singola scarica continua. Questa metodologia avanzata garantisce l’accuratezza nella certificazione dei record meteorologici e nel monitoraggio dei fenomeni naturali estremi.

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