SVIZZERA – Il 28 ottobre Svizzera e Bulgaria hanno siglato a Sofia un accordo quadro fondamentale per la gestione della migrazione in Europa. Questo programma di cooperazione bilaterale, parte del secondo contributo svizzero, prevede uno stanziamento di 21,35 milioni di franchi. Questi fondi saranno cruciali per potenziare le capacità di accoglienza bulgare, in particolare per i richiedenti l’asilo minorenni non accompagnati, e per la digitalizzazione delle procedure d’asilo. La Svizzera, riconoscendo l’importanza della Bulgaria come frontiera esterna Schengen e punto di transito, mira a migliorare l’assistenza e la tutela, contribuendo in modo solidale a una più efficace gestione del fenomeno migratorio a livello europeo. L’iniziativa è volta ad arginare la migrazione secondaria verso l’UE e la Svizzera stessa.
Potenziamento delle strutture e prevenzione della migrazione in Bulgaria
La decisione di Berna di sostenere la Bulgaria si basa su criteri oggettivi legati all’ampiezza dei flussi migratori che impattano anche sulla Svizzera. I 21,35 milioni di franchi del contributo svizzero finanzieranno alloggi, assistenza e mediatori culturali, come confermato dal vicedirettore della SEM, Hendrick Krauskopf, a seguito della firma dell’accordo. Il sostegno alla Bulgaria, uno degli Stati UE maggiormente esposti, si inserisce nella politica di solidarietà europea della Svizzera e mira a potenziare le strutture dedicate alla migrazione. L’obiettivo è chiaro: rafforzare le capacità di accoglienza e prevenire la migrazione secondaria irregolare attraverso l’ottimizzazione delle procedure d’asilo e delle infrastrutture, a vantaggio di entrambi i Paesi.














