MONDO – Il Partito Comunista Cinese (PCC), riunito nel 20° Comitato Centrale, ha delineato il quadro strategico per i prossimi cinque anni, ponendo un’enfasi cruciale sull’autosufficienza tecnologica e sul rilancio della domanda interna. Questa mossa ĆØ la diretta risposta alle crescenti “incertezze” e ai “venti avversi” generati dalle tensioni commerciali, in particolare con gli Stati Uniti. Il piano quinquennale, strumento di pianificazione centrale in stile sovietico, mira a ridurre la dipendenza da tecnologie avanzate straniere, consolidando la Cina come potenza manifatturiera globale e garantendo una solida crescita economica interna. Nonostante non citi direttamente la guerra commerciale avviata da Donald Trump, il comunicato riflette la determinazione di Pechino a trasformare le crisi in opportunitĆ .
L’autosufficienza tecnologica in Cina
I leader cinesi hanno ribadito l’impegno a resistere alle pressioni esterne, con alti dirigenti del partito che sottolineano come la Cina sia “ben attrezzata per gestire questi rischi”. L’annuncio post-plenaria segnala una crescente fiducia nella capacitĆ del Paese di affrontare la guerra commerciale, percependo una minore vulnerabilitĆ . L’enfasi sul netto miglioramento dell’autosufficienza scientifica e tecnologica non ĆØ solo una strategia difensiva, ma un pilastro per la futura crescita. Sfruttando l’aumento dei consumi interni, la Cina punta a creare un modello di sviluppo più resiliente, in grado di navigare le “acque agitate e persino tempeste pericolose” del contesto geopolitico e commerciale globale, rafforzando contemporaneamente la leadership di Xi Jinping.














