MONDO – Con oltre 56 conflitti armati attivi in corso, il mondo sta affrontando la crisi di violenza più estesa dalla Seconda Guerra Mondiale. L’allarmante diffusione non si limita ai riflettori di Ucraina e Striscia di Gaza, ma si estende in modo drammatico in regioni come Yemen, Siria, Sudan, Myanmar e la Repubblica Democratica del Congo. Questa situazione, definita da molti analisti come una “terza guerra mondiale a pezzi”, coinvolge direttamente o indirettamente ben 92 paesi, dimostrando una connettivitĆ e una militarizzazione globale senza precedenti. L’aumento degli eventi violenti, raddoppiati negli ultimi cinque anni, alimenta un clima di profonda instabilitĆ internazionale.
L’impatto catastrofico dei conflitti dimenticati
Le conseguenze di questo scenario diffuso sono devastanti. Si stima che oltre 100 milioni di persone siano state costrette a fuggire dalle proprie case, il più alto numero di sfollati nella storia moderna, a causa della violenza incessante. Solo nel 2024, le vittime dirette dei conflitti superano le 233.000 unitĆ . Nonostante l’entitĆ dei focolai in Africa (come in Mali e Burkina Faso) e in America (come la guerra della droga in Messico), molti di questi drammi rimangono “dimenticati” dai media internazionali, focalizzati solo sui conflitti più internazionalizzati. Urge una consapevolezza globale sull’entitĆ di questa crisi multidimensionale per affrontare le radici della crescente conflittualitĆ .














