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martedì 2 Dicembre 2025
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La Svizzera difende la biodiversità: un appello cruciale per la sicurezza alimentare globale

SVIZZERA – La Svizzera si appresta a giocare un ruolo di primo piano sulla scena internazionale in materia di sicurezza alimentare e diversità delle sementi. Dal 24 al 29 novembre, la delegazione elvetica, guidata dal direttore dell’Ufficio federale dell’agricoltura e Segretario di Stato Christian Hofer, parteciperà all’undicesima sessione dell’organo direttivo del Trattato internazionale sulle risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura, che si terrà a Lima, in Perù. In tale importante consesso, co-organizzato dalla Svizzera e presieduto da Alwin Kopše dell’UFAG, Berna ribadirà con forza la necessità di intensificare la cooperazione internazionale per la conservazione e l’uso sostenibile del patrimonio genetico vegetale. L’obiettivo primario è favorire una maggiore diversificazione delle sementi a livello globale, vista come elemento imprescindibile per un’agricoltura che sia realmente resiliente e capace di far fronte alle crescenti sfide poste dai cambiamenti climatici. La Svizzera, che ha ratificato il Trattato nel 2004, sottolineerà inoltre il ruolo insostituibile degli agricoltori nella tutela delle varietà locali e tradizionali.

La Svizzera difende la biodiversità

Durante i lavori della sessione di Lima, che entrano in una fase decisiva per la riforma del Sistema multilaterale del Trattato, la Svizzera si impegnerà per l’adozione di un pacchetto di misure che sia al contempo equilibrato, ambizioso e allineato ai più recenti progressi scientifici. Un punto focale della discussione sarà la difesa dei diritti degli agricoltori, in particolare il diritto di riutilizzare i propri semi, un principio già sancito e tutelato dalla legislazione svizzera e fondamentale per mantenere viva la diversità vegetale. Quest’ultima, che costituisce un inestimabile patrimonio culturale e agricolo, viene considerata essenziale per garantire un’agricoltura adattabile e vitale per la sicurezza alimentare. La delegazione elvetica richiederà inoltre una maggiore partecipazione del settore privato al Sistema multilaterale, riconoscendone l’importanza nello sviluppo di nuove sementi diversificate. L’intervento svizzero mira a riaffermare il proprio impegno trentennale per raggiungere gli obiettivi del Trattato, ovvero la conservazione, l’uso sostenibile e la condivisione dei benefici derivanti dall’utilizzo di queste risorse cruciali.

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