MONDO – Il Ghana, uno dei maggiori produttori mondiali di cacao e fornitore chiave per l’industria svizzera del cioccolato, si trova ad affrontare una vera e propria emergenza dovuta al contrabbando transfrontaliero delle fave. Questo fenomeno senza precedenti ĆØ alimentato principalmente dal notevole divario tra gli alti prezzi globali del cacao e il compenso, spesso ritardato, corrisposto ai coltivatori locali. Le conseguenze sono drammatiche: l’ente statale COCOBOD ha stimato che dal 2021 il Paese ha perso quasi mezzo milione di tonnellate di cacao, quantificabili in circa 1,28 miliardi di dollari (1 miliardo di franchi svizzeri) di mancati introiti. Questa crisi ĆØ causata, come spiega Joseph Bandanaa di SWISSCO, dalla differenza di prezzo con i Paesi vicini e dai problemi di liquiditĆ di COCOBOD che comportano pagamenti posticipati ai coltivatori, spingendoli verso il mercato nero per ottenere liquiditĆ immediata. La situazione ha portato le forze dell’ordine e la task force anti-contrabbando a intensificare i controlli, come dimostrato dall’intercettazione di un minibus ad Accra, trovato con sedici sacchi di cacao nascosti, lo stesso veicolo giĆ bloccato in precedenza.
Il contrabbando di cacao
La lotta al contrabbando di cacao ĆØ cruciale anche per la Svizzera, la cui industria del cioccolato dipende fortemente dal Ghana. L’impegno delle aziende svizzere, aderenti a SWISSCO, verso l’obiettivo di procurarsi il 100% di cacao sostenibile entro il 2030, ĆØ reso estremamente difficile dalla mancanza di tracciabilitĆ causata dal mercato illegale. Il contrabbando vanifica gli sforzi per garantire che le fave provengano da piantagioni verificate. Per affrontare questa complessa sfida, Joseph Bandanaa ha sottolineato come la Svizzera possa giocare un ruolo fondamentale offrendo assistenza tecnica, formazione e strumenti digitali. Una collaborazione internazionale mirata a migliorare i sistemi di tracciabilitĆ , il monitoraggio delle frontiere e il controllo delle esportazioni ghanesi, ĆØ vista come essenziale per rafforzare la trasparenza, la responsabilitĆ lungo l’intera filiera e contribuire a un settore del cacao più resiliente e conforme alla legge.














