Banca del Giappone in diretta: Ueda segnala rialzo tassi, decisione attesa entro fine mese

LUGANO - La Banca del Giappone (BOJ) prenderĆ  in considerazione i "pro e contro" dell'aumento dei tassi di interesse nella sua prossima riunione politica,...
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martedƬ 2 Dicembre 2025
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I mercati globali sembrano rimanere in stallo

GINEVRA Analisi dei mercati. A cura di Fabrizio Quirighetti di DECALIA. I mercati globali sembrano rimanere in stallo, determinati a non muoversi di un millimetro: indecisi, senza riposo e pieni di colpi di scena, ma alla fine… fermi al palo. Nulla crolla, nulla vola, tutto vaga in una nebbia macro in cui tutti sembrano aspettare che qualcun altro faccia la prima mossa.

Macro: nebbia persistente e Fed esitante

La fine dello shutdown del governo statunitense ha innescato una valanga di pubblicazioni di dati ritardati, ma con scarse informazioni concrete: i dati sono obsoleti, incompleti e il calendario delle pubblicazioni ĆØ stato stravolto. Di conseguenza, ĆØ improbabile che la visibilitĆ  migliori prima di metĆ  dicembre, dopo la riunione della Fed del 10 dicembre. Nel frattempo, i commenti inaspettatamente aggressivi dei funzionari della Fed hanno spostato le probabilitĆ  di un taglio dei tassi a dicembre da “quasi certo” a sostanzialmente un ā€œtesta o croceā€.

Mercati: utili solidi, volatilitĆ  in aumento, ma nessuna euforia

Gli utili sono stati solidi (+12% su base annua per l’S&P 500, +9% per la mediana), ma i mercati sono rimasti piatti da metĆ  ottobre, con il VIX tornato sopra quota 20. Le domande sulla monetizzazione dell’intelligenza artificiale, le preoccupazioni sul credito privato statunitense e le rinnovate voci di bolla hanno generato una sana volatilitĆ . In questa fase non vediamo ancora alcuna bolla: la forza delle mega-cap tecnologiche ĆØ sostenuta da una crescita eccezionale degli utili e le valutazioni rimangono tutt’altro che a livelli estremi.

Sentiment globale: investitori cauti e leadership globale più ampia

Il sentiment degli investitori ĆØ tutt’altro che euforico. E, cosa importante, la forza di quest’anno non si limita agli Stati Uniti: la maggior parte dei mercati non statunitensi ha sovraperformato in termini di USD. La performance si ĆØ ampliata sia geograficamente che in termini di fattori, con i titoli value e small cap in testa in Europa.

Macroeconomica globale: difficile essere ribassisti sulla crescita nominale

La politica monetaria rimane in territorio accomodante, l’inflazione ĆØ sotto controllo e la politica fiscale ĆØ fortemente espansiva. Il boom dell’intelligenza artificiale sta fornendo ulteriore supporto attraverso investimenti in conto capitale e in infrastrutture energetiche. In questo contesto, una recessione “naturale” appare improbabile; solo uno shock finanziario di grande entitĆ  o uno squilibrio del mercato del credito potrebbero compromettere la crescita globale.

Protezione limitata, ma i mercati possono ancora superare le difficoltĆ 

L’estrema concentrazione, le valutazioni elevate, il riflesso pavloviano di acquistare sui ribassi e una visione Goldilocks apparentemente infinita riducono il margine di sicurezza del mercato contro delusioni sugli utili, sorprese inflazionistiche, shock sui tassi o rischi valutari. Ma la storia recente dimostra che i mercati possono continuare a superare le difficoltĆ , soprattutto se il nostro scenario di base favorevole si concretizza. I mercati hanno dimostrato una straordinaria capacitĆ  di scavalcare il muro delle preoccupazioni nonostante dubbi, volatilitĆ  e sfide strutturali, combattendo l’incertezza, sfiorando il pericolo, ma continuando a trovare il modo di resistere: nei mercati la resilienza spesso conta più della perfezione.

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