LUGANO – La ricerca in Ticino di nuove vie per la sperimentazione biomedica.
LA RICERCA BIOMEDICA
La ricerca biomedica fa largo uso di modelli animali, quali roditori e affini, grazie ai quali ĆØ possibile studiare lāeffetto di una certa proteina, gene o molecola di interesse nellāinsorgenza e nella progressione di una malattia. I modelli animali hanno il vantaggio di rappresentare un intero organismo, ma allo stesso tempo presentano dei limiti sia sperimentali, legati alle diversitĆ biologiche tra le specie, sia etici.Ā La ricerca di modelli alternativi ĆØ quindi sempre più importante e si sta orientando in due direzioni diverse: da una parte modelli āin vitroā, quindi basati sullāutilizzo di cellule in coltura in laboratorio; dallāaltra modelli āin silicoā, ossia basati su metodi informatici di simulazione e analisi dei dati. La ricerca in questo campo ĆØ molto attiva in Ticino, grazie alla collaborazione tra diversi enti quali la FacoltĆ di scienze biomediche dellāUniversitĆ della Svizzera italiana, i Laboratori di ricerca traslazionale dellāEnte ospedaliero cantonale e gli istituti di ricerca BIOS+ (IRB e IOR) di Bellinzona.
ALL’UNIVERSITĆ
Matteo Moretti, professore titolare della FacoltĆ di scienze biomediche dellāUSI e Group Leader ai Laboratori di ricerca traslazionale dellāEOC, ha fatto il punto della situazione in un contributo pubblicato dal quotidiano laRegione: La ricerca innovativa sui modelli alternativi agli animali. La ricerca biomedica ĆØ multidisciplinare e spesso utilizza approcci integrati che si servono di modelli sperimentali molto diversi e con funzioni complementari. Per limitarci all’ambito farmacologico, l’attivitĆ biologica di una sostanza ĆØ indagabile ad almeno tre livelli: molecolare, cellulare e organismico. Ciascuno di questi livelli si caratterizza per l’utilizzo di propri modelli in grado di dare risposte specifiche ai problemi che di volta in volta lo sperimentatore si pone. In generale ĆØ possibile raggruppare i moderni paradigmi sperimentali impiegati in biologia e medicina in due grandi categorie: metodi in silico, basati sull’utilizzo del computer e dell’informatica, e metodi biologici, basati sull’utilizzo di molecole purificate, colture cellulari, organi isolati e perfusi, nonchĆ© organismi animali, uomo incluso. I metodi biologici sono a loro volta distinti in modelli in vitro e in vivo. Nell’accezione più ampia, che ĆØ anche quella qui impiegata, gli esperimenti in vitro sono tali perchĆ© non richiedono l’utilizzo di organismi interi o di organi isolati e perfusi.