STILE – La vita degli adolescenti contemporanei si svolge in un contesto dove la distinzione tra l’esperienza fisica e quella digitale è ormai sbiadita. Come spiegato durante il “Forum della Distribuzione Moderna 2025“, se l’essenza dell’adolescenza resta immutata, il suo ambiente è radicalmente mutato, trasformato dall’onnipresenza dei social media. Questi canali hanno superato la funzione di mero intrattenimento, diventando per i giovani veri e propri centri di informazione, istruzione e, in modo significativo, una guida nelle scelte di consumo. I ragazzi di oggi utilizzano le piattaforme social per trovare e selezionare non solo negozi ma anche ristoranti in cui recarsi, integrando il digitale nel processo decisionale quotidiano che sfocia poi nell’esperienza fisica.
Generazione Z tra esperienza reale e digitale
Questa profonda immersione nel digitale ha ridefinito anche il concetto di interazione sociale. Una ricerca rivela che un ragazzo su cinque intrattiene amicizie esclusivamente nel dominio digitale, abbattendo le barriere geografiche: il migliore amico di un giovane italiano può oggi essere un coetaneo olandese incontrato online. Nonostante questa forte connessione virtuale, la Generazione Z non rinuncia all’esperienza di acquisto in luoghi fisici; tuttavia, ciò che cerca è un valore aggiunto. L’acquisto si trasforma in una ricerca di identità e di espressione personale. Il negozio fisico diventa un luogo dove concretizzare un’esperienza identitaria, un concetto ben esemplificato dalla tendenza per prodotti come i Labubu, che non sono solo oggetti, ma simboli di appartenenza e espressione di sé.














