A Chiasso l’opera grafica “Carmina burana” di Giuliano Collina

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CHIASSO – A Chiasso l’opera grafica “Carmina burana” di Giuliano Collina.

GIULIANO COLLINA A CHIASSO

La mostra si inserisce nel filone degli approfondimenti tematici di artisti contemporanei legati per nascita o per operatività al territorio insubrico e propone un focus su un’opera grafica di Giuliano Collina (Intra, 1938) intitolata Carmina Burana, componimento storico che ha suscitato un particolare interesse di rilettura critica da parte di studiosi agli inizi degli anni duemila, mentre al pubblico ricorda per lo più la celebre cantata scenica composta da Carl Orff fra il 1935 e 1936, tenutasi come prima al Teatro alla Scala il 10 ottobre 1942. I Carmina Burana sono una raccolta di testi poetici destinati al canto, scritti tra l’XI e il XII secolo in latino vernacolare o in tedesco arcaico. Giuliano Collina ha realizzato nel 2004 una raffinata cartella di dieci incisioni a grande formato ad acquaforte e acquatinta con ritocchi a puntasecca, scaturita dalla suggestione del componimento poetico interpretato con grande spirito creativo.

LA MOSTRA

La mostra presenta, oltre all’intera cartella grafica, le venti matrici che hanno permesso la stampa dell’opera con una raffinata tecnica eseguita nella stamperia d’arte di Paolo Aquilini. Ognuna delle dieci acqueforti-acquetinte raccolte nella cartella – realizzata dalle edizioni Milly Pozzi Arte Contemporanea – ha per soggetto un poema di cui l’artista individua la scena portante, la figura che si staglia come la più emblematica, la situazione più suggestiva. Di ciascuna incisione l’allestimento espositivo rende visibili le fasi preliminari che conducono all’elaborazione della matrice definitiva grazie alla presenza delle numerose prove di stato, ovvero delle differenti versioni stampate dell’immagine prima che acquisisca il suo assetto conclusivo e venga tirata nel numero di esemplari stabilito. Sono soprattutto i colori a esprimere la visionarietà di certi scenari, i risvolti onirici o allucinati di alcuni personaggi, l’incurante esuberanza della natura.