Al Kunsthaus Zurigo il “Re-Orientations”, l’Europa e le arti islamiche

ZURIGO – Al Kunsthaus Zurigo il “Re-Orientations”, l’Europa e le arti islamiche.

IL KUNSTHAUS ZURIGO DEDICA UNA GRANDE MOSTRA AL TRANSFER CULTURALE DALLE ARTI ISLAMICHE A QUELLE EUROPEE

Dal 24 marzo al 16 luglio il Kunsthaus Zurigo presenta «Re-Orientations. L’Europa e le arti islamiche dal 1851 a oggi». L’esposizione, con opere di svariati generi, illustra l’importanza delle culture di matrice islamica per l’arte occidentale visiva e applicata, da Vasilij Kandinskij a Gülsün Karamustafa. «Re-Orientations» è una produzione esclusiva del Kunsthaus. I circa 170 disegni, acquerelli, dipinti e fotografie, oggetti in metallo, ceramica e vetro, nonché tessuti, video, installazioni e un film d’animazione provengono principalmente da collezioni europee; le opere messe insieme intrattengono un unico dialogo reciproco. Alla curatrice, Sandra Gianfreda, coadiuvata da una squadra di esperti, ci sono voluti due anni di preparazione. Vengono presentate opere dei seguenti artisti nel contesto dei cambiamenti sociali. Le spiegazioni e le definizioni storiche a disposizione dei visitatori mirano ad agevolare la comprensione della selezione effettuata e dei legami esistenti fra le diverse opere.

COSA SONO LE ARTI ISLAMICHE?

Nel corso dei secoli, la civiltà islamica si è estesa su territori assai eterogenei, dal sud-est asiatico all’Asia occidentale, dal Nordafrica alla penisola iberica. In passato tale area geografica veniva definita come «Oriente», un termine molto discusso nel dibattito postcoloniale. La denominazione di «arti islamiche» comprende l’Islam come cultura e tiene conto delle differenze non solo geografiche ma anche stilistiche e temporali. In questo senso, il termine «islamico» non si discosta troppo dal concetto di arte «occidentale», altrettanto generico e inadeguato.

MATISSE, KANDINSKIJ, MUNTER E ALTRI ALLA RICERCA DELL’ISPIRAZIONE

Henri Matisse, Albert Marquet e Hans Purrmann si recarono da Parigi a Monaco di Baviera appositamente per la mostra. Tra i visitatori di tale esposizione pionieristica vi furono poi Vasilij Kandinskij, Gabriele Münter, Franz Marc, Le Corbusier, Max Laeuger e altri ancora. Alla ricerca di nuove forme espressive, studiarono a fondo i mezzi stilistici delle arti islamiche, adattandoli alle loro esigenze e interiorizzandoli. Partendo dalla propria cultura e dalle esperienze del proprio tempo, diedero vita a opere nuove e indipendenti, emancipate dai modelli ispiratori.