Al Museo Comunale d’Arte Moderna di Ascona le grafiche della Fondazione Werner Coninx

ASCONA – Al Museo Comunale d’Arte Moderna di Ascona le grafiche della Fondazione Werner Coninx.

KANDINSKY, KLEE, MARC, MÜNTER… E ALTRI ESPRESSIONISTI AD ASCONA

Il Museo Comunale d’Arte Moderna di Ascona è lieto di accogliere come prestito permanente 189 opere, prevalentemente grafiche, dalla Fondazione Werner Coninx di Zurigo. Tra gli artisti rappresentati – in buona parte connessi con le Collezioni e i Fondi che il Museo di Ascona conserva e cura e che, grazie a questo generoso prestito, potranno essere maggiormente valorizzati – figurano i nomi di grandi personalità come Marc Chagall, Lyonel Feininger, Wassily Kandinsky, Paul Klee, Fernand Léger, August Macke, Franz Marc, Suzanne Valadon, Édouard Vuillard, per citarne solo alcuni. La collezione Werner Coninx – gestita dalla omonima Fondazione – conta circa 14’300 opere tra disegni, grafiche, dipinti, sculture e arte extraeuropea, ed è tra le più importanti della Svizzera. Dal 1975 disponeva del proprio Museo a Zurigo, chiuso poi nel 2011 per ragioni di carattere finanziario. La Fondazione ha così deciso di depositare l’essenziale della sua collezione presso Musei svizzeri, al fine di renderla accessibile al grande pubblico continuando a valorizzarla attraverso mostre e pubblicazioni. Dal 2016 fanno parte dei beneficiari il Musée Jenisch di Vevey, così come i Musei d’arte delle città di Zurigo, di Zugo, di Winterthur, di Aarau, di Basilea e il Museo Vincenzo Vela di Ligornetto. Mentre, da agosto 2023, anche il Museo Comunale d’Arte Moderna di Ascona è tra il novero dei musei beneficiari.

LA FONDAZIONE

Questa prima mostra di valorizzazione e di condivisione delle opere della Fondazione Coninx, si focalizza attorno a 14 artisti fondatori o vicini alla Neue Künstlervereinigung München (1909) e al Blaue Reiter (1911), che hanno concorso con la loro arte e la loro personalità a rivoluzionare il linguaggio artistico in senso dapprima espressivo e poi tendenzialmente astratto. Tra i capostipiti si contano Wassily Kandinsky, Gabriele Münter, Marianne Werefkin, Franz Marc, insieme alle grandi personalità degli amici o conoscenti August Macke, Paul Klee, Heinrich Campendonk, Louis René Moilliet e Richard Seewald, e ai meno famosi Adolf Hölzel, Conrad Felixmüller, Robert Genin, Andreas Jawlensky e Ignaz Epper. Una mostra che nel suo insieme permette di muoversi attraverso le tecniche della pittura (oli, tempere e tecniche miste), della grafica (xilografie, litografie, acqueforti) e del disegno (matita, china), di tutti questi artisti progressisti, iniziatori del movimento espressionista d’avanguardia di Monaco di Baviera che, grazie alla formulazione del loro linguaggio artistico autonomo e distintivo, si sono sentiti legittimati, al pari della scienza, a esprimere liberamente la propria personalità e visione del mondo “spirituale”, nella convinzione che l’arte, con il suo linguaggio specifico, fosse il mezzo più efficace per comunicare, per stimolare un cambiamento, e fornire un orizzonte di speranza attraverso cui costruire un mondo migliore nell’immensità del cosmo.