Al Museo Villa dei Cedri a Bellinzona l’interdipendenza tra esseri viventi

BELLINZONA – Al Museo Villa dei Cedri a Bellinzona l’interdipendenza tra esseri viventi.

“UNDERGROUND. ECOSISTEMI DA ESPLORARE” AL MUSEO VILLA DEI CEDRI DI BELLINZONA

A Bellinzona fino al 4 agosto l’esposizione che indaga l’interdipendenza tra esseri viventi partendo dal mondo dei funghi e del micelio. Opere uniche che traggono ispirazione dagli ecosistemi sotterranei per l’elaborazione di nuovi modelli creativi e di cooperazione sociale. Sabato 16 marzo 2024 apre al pubblico la mostra Underground: ecosistemi da esplorare. In esposizione al Museo Villa dei Cedri a Bellinzona, fino al 4 agosto, le opere originali e create ad hoc di artisti e collettivi originari di tutto il mondo che, partendo dai diversi approcci culturali e geografici, costruiscono tracciati, riferimenti culturali e confronti visivi che si snodano, dal Parco alla Villa, durante la visita. L’intero progetto parte dalle riflessioni generate dalle esposizioni precedenti al Museo Villa dei Cedri e dagli scambi tra le tre curatrici (Carole Haensler, Joana P. R. Neves e Luce Lebart) sulla fitta interdipendenza tra gli organismi del mondo naturale. Nello sviluppo del progetto l’accento si è posto su quelli che proliferano, silenziosi e nascosti, nel sottosuolo e in particolare sul micelio. Generalmente poco visibile, il micelio è composto da una rete di strutture filiformi, più o meno ramificate, chiamate ife, che si sviluppano nel terreno o nel substrato nutritivo. Le ife si espandono nel suolo, alla ricerca di nutrienti e acqua. Durante questo processo, possono interagire con le radici delle piante, formando una simbiosi benefica nota come micorriza.

PER DISEGNARE UN FUTURO SOSTENIBILE

Le ife assorbono i nutrienti necessari per la crescita del fungo e, nel contempo, possono trasferire sostanze nutritive alle piante ospiti. Questa relazione simbiotica è vantaggiosa per entrambi gli organismi, in quanto il fungo riceve zuccheri prodotti dalla fotosintesi della pianta, mentre la pianta beneficia dell’aumento della capacità di assorbimento di acqua e nutrienti fornita dal micelio. In questo progetto espositivo, il micelio è considerato e indagato in modo documentario e simbolico, evidenziando l’interazione e l’interdipendenza degli organismi viventi. La sua esistenza sotterranea ci ricorda che solo una parte di quanto visibile corrisponde alla realtà, una realtà che va ben oltre ed è molto più complessa di quel che appare a prima vista. I termini “simbiosi” e “sinergia” sono parole chiave di questo innovativo progetto culturale. Infatti, dopo aver sperimentato con la chimica e l’alchimia la riproduzione artificiale della natura e dei suoi poteri, l’uomo torna oggi a studiare la natura e le interazioni tra gruppi e organismi, come nuovo modello di vita comunitaria e sostenibile. Il confronto col ciclo di vita dei funghi fornisce alle curatrici e agli artisti internazionali coinvolti innumerevoli spunti di riflessione, che mettono in discussione anche il processo creativo delle opere e i relativi processi di produzione, riconducendoli ai ritmi naturali. L’impatto dei progetti esposti e la loro durata nel tempo sono stati profondamente indagati dagli artisti, che dai vegetali hanno tratto non solamente ispirazione per le proprie opere, ma anche materie prime per la loro realizzazione.