EUROPA – La crisi diplomatica tra Paesi Bassi e Cina su Nexperia, azienda cruciale per i semiconduttori, sta mettendo in ginocchio l’industria automobilistica europea. L’ACEA (Associazione Costruttori Europei Auto) lancia un allarme drammatico: la produzione rischia uno stop imminente, forse questione di giorni, a causa dell’interruzione delle forniture di chip essenziali. La controversia ĆØ scaturita dal controllo assunto dal governo olandese su Nexperia, parzialmente controllata da Pechino, per timori di delocalizzazione delle attivitĆ in Cina. Come ritorsione, la Cina ha bloccato l’export dei prodotti Nexperia confezionati sul suo territorio. L’Europa sta esaurendo le scorte di riserva, in un contesto giĆ fragile. La Commissione Europea si ĆØ attivata per una mediazione urgente, cercando una soluzione diplomatica tra le due nazioni per sbloccare l’import critico di componenti.
UE e chip: salvare la catena di montaggio
L’importanza di Nexperia per l’automotive risiede nell’ampio utilizzo dei suoi chip nei sistemi elettronici dei veicoli. Nonostante gran parte della produzione avvenga in Europa, circa il 70% dei chip viene confezionato in Cina prima della distribuzione, rendendo l’industria europea dipendente dal flusso bloccato. La situazione, definita “critica” da Sigrid de Vries (DG ACEA), esorta a un raddoppio degli sforzi diplomatici. Il Commissario Europeo al Commercio, MaroÅ” Å efÄoviÄ, ĆØ in contatto costante con funzionari cinesi e olandesi. La vicenda si inserisce in un più ampio contesto di tensioni commerciali, come dimostra la prossima visita a Bruxelles di una delegazione cinese per discutere le restrizioni sulle terre rare. L’UE punta a una risoluzione rapida per evitare il collasso delle catene di assemblaggio e un grave danno economico.














