Bellinzona: le assemblee dei genitori delle Scuole Medie

BELLINZONA – Bellinzona: le assemblee dei genitori delle Scuole Medie.

LE ASSEMBLEE DEI GENITORI A BELLINZONA

Le parole possono ferire gravemente, come ben ricorda il motto “Ne uccide più la lingua (o la penna) che la spada”. Tutte e tutti, in famiglia o in altri ambiti, abbiamo fatto l’esperienza di essere stati feriti da una parola – a volte detta intenzionalmente e a volte frutto di fraintendimento o superficialità – che magari resta sospesa per un lungo tempo nel nostro animo, segnandolo duramente. Inoltre, nella società contemporanea, assistiamo a fenomeni di comunicazione pubblica che coinvolgono giovani (ad esempio sui social media o in alcuni generi musicali), nei quali sembra che la violenza verbale sia predominante e quasi del tutto “sdoganata”. Ma le parole possono solo ferire? A ben vedere, no. Le parole sono uno strumento usato anche per guarire e riparare, quando si lascia spazio alle ragioni e all’espressione dei sentimenti profondi dell’altro e non lo si “ingabbia” in una posizione predefinita e già stabilita da noi. Un incontro propone alcuni spunti di riflessione sul dialogo che previene i conflitti e ripara le relazioni, con particolare attenzione all’ambito familiare e alle relazioni con i figli.

L’INCONTRO

Sara Greco è professoressa di argomentazione presso la Facoltà di comunicazione, cultura e società dell’USI e da febbraio 2024 dirige l’Istituto di Argomentazione, Linguistica e Semiotica. È presidente della Società Svizzera di linguistica e chair della European Conference on Argumentation. Propone un modello di dialogo argomentativo inteso come strada alternativa al conflitto, applicandolo alle comunicazioni interpersonali così come alle controversie pubbliche. Su questa tema ha diretto e dirige progetti di ricerca e ha pubblicato vari articoli e libri. In particolare si segnala il volume “Dal conflitto al dialogo: Un approccio comunicativo alla mediazione”. Spiegano dal corso. La comunicazione umana riguarda sia l’ambito quotidiano, sia l’ambito lavorativo, pubblicitario e delle pubbliche relazioni: in ciascuno di questi ambiti la comunicazione ha diverse finalità. La stretta di mano è un esempio di comunicazione non verbale. La comunicazione umana può essere “verbale” (se si utilizza la parola come mezzo di comunicazione e la lingua parlata come codice di comunicazione) o “non verbale” (ad esempio: linguaggio del corpo). La comunicazione umana per antonomasia è la comunicazione verbale, che è svolta usando la voce per trasmettere il messaggio e il senso dell’udito per ricevere l’informazione. Esistono altri tipi di comunicazione umana, che possono sfruttare potenzialmente anche gli altri quattro sensi per ricevere il messaggio.