MERCATI – L’industria orologiera svizzera ha registrato un’impennata nelle esportazioni nel mese di luglio 2025, con un incremento del 6,9% su base annua, raggiungendo i 2,4 miliardi di franchi. A guidare questa crescita è stato il mercato americano, dove la domanda è aumentata del 45% rispetto allo stesso periodo del 2024.
Tariffe al contrario
Come già accaduto in aprile, le incertezze legate ai dazi statunitensi — entrati in vigore il 1° agosto con un’imposizione del 39% sui segnatempo elvetici — hanno spinto molti operatori USA ad anticipare gli ordini, accumulando scorte prima dell’applicazione delle tariffe. Senza il contributo degli Stati Uniti, le esportazioni globali avrebbero registrato un calo dello 0,9%, evidenziando la centralità del mercato americano per il settore. Al contrario, mercati come Giappone e Cina hanno mostrato flessioni rispettivamente del -10% e -6%. I dati ufficiali della Federazione dell’industria orologiera svizzera confermano che la fascia di prezzo più alta — oltre i 3.000 franchi — ha registrato la crescita più significativa in valore (+9%), seguita da quella media e medio-alta. L’export complessivo da gennaio a luglio 2025 ha raggiunto i 15,31 miliardi di franchi, con gli USA che da soli hanno contribuito con 3,1 miliardi (+24%), consolidando il loro ruolo di primo mercato per l’orologeria svizzera.














