CITTÀ DEL VATICANO – Quando si pensa al Conclave, la mente corre subito alle immagini di segrete stanze vaticane e all’attesa fumata bianca che annuncia l’elezione del nuovo Pontefice. Ma dietro il solenne rito e le intense deliberazioni, si cela un dettaglio tutt’altro che secondario: l’abbigliamento dei Cardinali elettori. Un vero e proprio guardaroba, espressione di tradizione e, a quanto pare, di notevole investimento economico. Ogni membro del Sacro Collegio che varcherà la soglia della Cappella Sistina indosserà l’abito corale, la veste ufficiale per le grandi occasioni liturgiche. Il “pezzo forte” è la talare rossa, confezionata su misura e adornata dai caratteristici bottoni color porpora. Per un capo di qualità, la spesa si aggira intorno ai 1.200 euro. A questa si sovrappone la mozzetta, una mantellina di seta con raffinati bordi ricamati, il cui prezzo si attesta sui 700 euro. Un elemento distintivo è poi il rocchetto, una sopravveste bianca, generalmente in lino e impreziosita da pizzo lavorato a mano, che può costare circa 1.500 euro.
Per vestire un Cardinale si può arrivare a superare i 10.000 euro
Per chi desidera rispettare appieno la tradizione e ostentare la massima solennità, si aggiunge la cappa magna, un sontuoso mantello con un lungo strascico, realizzato in lana o seta, che da solo comporta una spesa di circa 4.000 euro. Ma l’attenzione ai dettagli non si ferma qui. A completare l’abito corale concorrono lo zucchetto rosso, il copricapo simbolo dei Cardinali (circa 100 euro), la biretta a tre punte (circa 200 euro), la fascia in seta da annodare in vita (circa 300 euro) e un paio di scarpe artigianali in pelle, rigorosamente rosse (circa 500 euro). Facendo un rapido calcolo, il solo abito corale può costare tra gli 8.500 e i 9.000 euro. A questa cifra si possono aggiungere ulteriori elementi, come l’anello cardinalizio, spesso un dono simbolico del Pontefice, e diversi accessori liturgici tra cui croce pettorale, cingolo e guanti, per un costo aggiuntivo stimato intorno ai 1.000 euro.