LUGANO – La Francia ĆØ piombata in una nuova crisi istituzionale con la caduta del governo guidato da FranƧois Bayrou, sfiduciato dallāAssemblĆ©e Nationale con 364 voti contrari e 194 favorevoli. Un giorno che segna un punto di svolta nella Quinta Repubblica e solleva interrogativi sulla tenuta economica dellāintera Unione Europea.
Bayrou Sfiduciato: Una Crisi Annunciata
Il primo ministro centrista aveva chiesto un voto di fiducia per legittimare il suo piano di risparmi da 44 miliardi di euro, volto a contenere il deficit pubblico francese, stimato al 5,8% del PIL, e il debito, che ha raggiunto il 113%. Tuttavia, le misure proposte ā tra cui il congelamento della spesa sociale e la cancellazione di alcuni giorni festivi ā hanno provocato forti proteste e una spaccatura profonda in Parlamento. Durante il dibattito, Bayrou ha difeso il suo operato con un appello alla sovranitĆ nazionale: āUn Paese non può rinunciare alla propria sovranitĆ , nĆ© accettare la sottomissione ai creditoriā. Ma le opposizioni, da La France Insoumise al Rassemblement National, hanno bocciato senza appello la sua visione, chiedendo nuove elezioni e persino le dimissioni del presidente Emmanuel Macron.
Ripercussioni sullāUnione Europea
La crisi francese non ĆØ solo interna. La Francia, storicamente pilastro della stabilitĆ europea, rischia ora di perdere credibilitĆ a Bruxelles. La tradizionale alleanza franco-tedesca mostra segni di cedimento. LāItalia esulta, il Bel Pese più solido che mai sul fronte economico, ora punta a dirigire quel che resta dellāUE.














