BRUXELLES – Dall’Europa 100 miliardi di euro per proteggere i posti di lavoro.
IN EUROPA SI PENSA AL LAVORO E ALLA STABILITĆ
Nel 2020 la Commissione Europea ha impiegato quasi 100 miliardi di euro per proteggere i posti di lavoro e i redditi colpiti dalla pandemia di Covid. L’Europa a cosƬ sostenuto circa 31,5 milioni di lavoratori dipendenti e autonomi e oltre 2,5 milioni di imprese. La Commissione ha incoraggiato efficacemente gli Stati membri a istituire regimi di riduzione dell’orario lavorativo. Poi ampi e ambiziosi progetti e misure che hanno consentito alle imprese di mantenere dipendenti e competenze e hanno sostenuto i lavoratori autonomi. L’odierna relazione semestrale finale sull’attuazione e l’impatto mostra che ĆØ stato fondamentale sia per mitigare l’impatto della pandemia nel 2020 sia per facilitare la rapida ripresa economica nel 2021, che ĆØ stata più rapida rispetto alle crisi precedenti.
UNA FORTE MISURA ECONOMICA
Complessivamente, ĆØ stato erogato un totale di 98,4 miliardi di euro di assistenza finanziaria a diciannove Stati membri: Belgio, Bulgaria, Cipro, Estonia, Grecia, Spagna, Croazia, Ungheria, Irlanda, Italia, Lituania, Lettonia, Malta, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Slovacchia e Cechia. Ciò includeva un’ulteriore assistenza finanziaria “integrativa” di 5 miliardi di euro che ĆØ stata concessa a otto Stati membri nell’autunno 2022. Nei primi mesi del 2023 ĆØ proseguito un attento monitoraggio per garantire l’assorbimento di tutta l’assistenza finanziaria che ĆØ ora confermata. Per finanziare lo strumento, la Commissione ha emesso obbligazioni sociali per conto dell’Unione Europea, diventando il più grande emittente di obbligazioni sociali al mondo.