WINTERTHUR – Duecento delegati all’assemblea della Società Cinologica Svizzera.
LA SOCIETÀ CINOLOGICA SVIZZERA
L’assemblea dei delegati della Società Cinologica Svizzera SCS si è svolta il 27 aprile a Winterthur. L’ordine del giorno prevedeva la modifica degli statuti, cambiamenti al regolamento sull’allevamento e nuove elezioni. Non sono mancate le onorificenze ed è stata dedicata particolare attenzione all’imminente tappa fondamentale nei 140 anni di storia della SCS: l’apertura del Centro di competenza della Fondazione Cane Svizzero a Balsthal la prossima estate. Oltre 200 delegati con diritto di voto e numerosi ospiti hanno partecipato all’assemblea dei delegati della Società Cinologica Svizzera SCS, tenutasi a Winterthur il 27 aprile. Al discorso di benvenuto del presidente della SCS, Hansueli Beer, si sono aggiunti due interventi di benvenuto: quello della consigliera comunale di Winterthur, Christa Meier, e quello di Martin Reist, responsabile della salute e della protezione degli animali presso l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV.
I PARTECIPANTI
I partecipanti all’assemblea si sono concentrati, tra l’altro, su una modifica degli statuti e su miglioramenti al regolamento sull’allevamento della SCS, che consentiranno di compiere passi decisivi in futuro. La modifica degli statuti della SCS è un prerequisito per l’adesione a Swiss Olympics. Questo comporta molti vantaggi politici per lo sport cinofilo, in particolare per quanto riguarda le questioni di zonizzazione e il lavoro giovanile, come ha spiegato Hansueli Beer. L’emendamento è stato approvato all’unanimità con cinque astensioni. Sono stati inoltre approvati, non proprio all’unanimità ma in modo molto chiaro, due emendamenti al Regolamento sull’allevamento della SCS. Entrambi servono a rafforzare la credibilità, la trasparenza e la garanzia di qualità nell’ambito dell’allevamento di cani di razza, nonché la salute dei cani, e sono stati accuratamente sviluppati da gruppi di lavoro della SCS. Uno riguarda la futura obbligatorietà di trasmettere i profili del DNA di tutti i cani da riproduzione all’amministrazione del Libro delle origini, cosa che alcuni club dirazza fanno già volontariamente da anni. L’altro è incentrato sullo screening BOAS, un test speciale per le razze brachicefale. In Svizzera sono quattro le razze interessate: Bulldog continentale, Bulldog francese, Bulldog inglese e Carlino.














