Gli elettori del Ticino per il Consiglio degli Stati hanno due tipi di scelte

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TICINO – Gli elettori del Ticino per il Consiglio degli Stati hanno due tipi di scelte.

IL VOTO DEL TICINO AL CONSIGLIO DEGLI STATI

A margine delle ultime elezioni del Consiglio degli Stati, la Cancelleria dello Stato del Ticino ha pubblicato per la prima volta i dati di dettaglio su come sono state compilate le schede di voto. Per ogni candidato viene specificato quanto sostegno ha ricevuto da “schede secche” (su cui era espresso unicamente un voto a suo favore) e con quale frequenza invece il suo nome è stato associato a quello di ogni altro candidato, nelle schede su cui sono stati espressi entrambi i voti a disposizione. Le elezioni del Consiglio degli Stati permettono ai votanti ticinesi di compiere due tipi di scelte: esprimere un voto per un singolo candidato oppure utilizzare entrambe le preferenze a loro disposizione, premiando due diversi candidati. Partendo da questa premessa, la nuova analisi dei risultati elettorali pubblicata dall’Ustat presenta le scelte compiute in occasione delle ultime otto consultazioni (primo turno e ballottaggio, dal 2011 al 2023), attraverso il dettaglio dei voti confluiti su ogni candidato.

IL BALLOTTAGGIO

Si scopre così, ad esempio, che in occasione dell’ultimo ballottaggio (19 novembre 2023) la parte più importante dei voti confluiti su Marco Chiesa è arrivata da “schede secche”, cioè su cui era indicato unicamente il suo nome (38,71%), mentre il secondo eletto, Fabio Regazzi, ha ricevuto maggior sostegno (36,13%) da schede che lo vedevano abbinato proprio a Marco Chiesa. Tornado indietro al ballottaggio del 2019, emerge che i due eletti Marco Chiesa e Marina Carobbio Guscetti hanno potuto entrambi contare per circa il 60% su schede secche, mentre per Filippo Lombardi questa quota ha raggiunto solo il 15,91%. Le tabelle presentate e commentate in questo contributo permettono ai lettori di individuare o ipotizzare dinamiche e strategie elettorali, in un ampio spettro che comprende scelte individuali e azioni collettive, più o meno esplicite e organizzate. Sia al primo turno che al ballottaggio, ogni votante ticinese può in sostanza scegliere se votare un solo candidato oppure due. Le schede valide si dividono dunque tra quelle che recano un solo voto e quelle in cui vengono premiate due diverse candidature