AUTO – Stellantis ha annunciato la chiusura del programma per lo sviluppo di celle a combustibile alimentate a idrogeno, ritenuto non sostenibile nel medio termine. La decisione, motivata dalla mancanza di infrastrutture e dalla scarsa domanda, segna una svolta strategica verso l’elettrico e l’ibrido. In bilico il futuro di Symbio, joint venture con Michelin e Forvia, che perde il suo principale cliente industriale. Il gruppo assicura che non ci saranno impatti sul personale: i dipendenti saranno riallocati su altri progetti. Dialoghi in corso tra gli azionisti per ridefinire il destino della società.
Symbio: il sogno a idrogeno che rischia di evaporare
Symbio è una joint venture francese nata per rivoluzionare la mobilità a idrogeno. Fondata da Michelin e Forvia, con l’ingresso di Stellantis nel 2023 come terzo socio paritario, prometteva di produrre 50.000 celle a combustibile all’anno. Ma oggi, con Stellantis che fa marcia indietro, il progetto sembra più una scommessa persa che una rivoluzione. Il gruppo automobilistico ha deciso di abbandonare l’idrogeno entro il 2026, lasciando Michelin e Forvia con il cerino in mano. E pensare che Symbio dipendeva da Stellantis per l’80% del suo fatturato. Ora, il futuro della società è appeso a un filo, mentre i suoi 650 dipendenti guardano con preoccupazione a un piano industriale che rischia di diventare carta straccia.