ECONOMIA – Il sistema pensionistico svizzero, pur essendo solido, prevede che al momento del pensionamento si possa raggiungere, nel migliore dei casi, circa il 60% dell’ultimo stipendio. Tuttavia, questa percentuale ĆØ riservata a chi ha versato regolarmente tutti i contributi previsti: 44 anni per il primo pilastro (AVS) e 40 anni per il secondo pilastro (LPP).Ā Per la maggior parte dei lavoratori frontalieri, che spesso iniziano la loro attivitĆ in Svizzera dopo i 21 anni, raggiungere questi requisiti contributivi completi ĆØ una sfida. Di conseguenza, la pensione derivante dai primi due pilastri potrebbe risultare inferiore alle aspettative e al tenore di vita desiderato.Ā Ć qui che il terzo pilastro assume un ruolo cruciale, configurandosi come una soluzione previdenziale integrativa essenziale per colmare queste lacune e assicurare un futuro finanziariamente più tranquillo.
Come funziona il terzo pilastro per i frontalieri?
Il terzo pilastro per frontalieri ĆØ un prodotto di investimento previdenziale privato e facoltativo. Funziona attraverso versamenti periodici, il cui importo viene scelto individualmente, in fondi d’investimento. Nel corso degli anni lavorativi, questi versamenti si trasformano in un capitale che verrĆ liquidato al momento del pensionamento, generalmente in un’unica soluzione.Ā Una delle caratteristiche distintive del terzo pilastro per frontalieri ĆØ la flessibilitĆ nella scelta dei fondi d’investimento. Ć possibile selezionare fino a dieci fondi da un ampio ventaglio (oltre 100 opzioni) e modificarli nel tempo, adattando la strategia in base alle proprie esigenze e all’evoluzione dei mercati finanziari.
Proprio per questa componente finanziaria e per la vasta gamma di fondi disponibili, il terzo pilastro si adatta a diversi profili di risparmiatori, da quelli più prudenti a coloro che mirano a rendimenti potenzialmente maggiori. Tuttavia, per costruire una strategia previdenziale efficace e personalizzata, una consulenza competente al momento della sottoscrizione è fondamentale. Essendo una forma di pensione integrativa, il terzo pilastro va impostato tenendo in considerazione le prestazioni fornite dal primo e dal secondo pilastro (AVS e LPP). à importante analizzare attentamente la propria situazione previdenziale attuale e futura, adeguando di volta in volta il terzo pilastro in base ai cambiamenti personali e professionali, come variazioni di reddito che possono suggerire un aumento o una diminuzione dei versamenti.