IMPRESA – La fusione tra Viterra e Bunge Global SA è stata ufficialmente completata, segnando una tappa cruciale nel settore globale dell’agribusiness. A seguito degli annunci precedenti del giugno 2023 e 2025, Glencore, ex azionista di Viterra, ha confermato la chiusura della transazione. In base ai termini concordati, Glencore ha ricevuto un significativo pacchetto di asset: 32,8 milioni di azioni di Bunge, che conferiscono a Glencore una partecipazione del 16,4% nella nuova entità allargata, e un pagamento in contanti di circa 900 milioni di dollari (soggetto ad aggiustamenti post-chiusura). Questo accordo strategico posiziona Bunge come un gigante ancora più grande nel commercio agricolo e nella trasformazione di prodotti agricoli. Il valore complessivo della partecipazione azionaria Bunge detenuta da Glencore ammonta a circa 2,63 miliardi di dollari, rappresentando un notevole surplus di capitale per il colosso minerario e commerciale.
Glencore: azionario Bunge surplus di capitale e Buyback da 1 miliardo di dollari in arrivo
In linea con la sua rigorosa politica finanziaria e il sistema di allocazione del capitale, Glencore considera la partecipazione in Bunge acquisita con la fusione Viterra come capitale in eccesso rispetto alla soglia di indebitamento netto target. Per ottimizzare l’uso di questo valore, Glencore ha annunciato l’intenzione di lanciare un programma di riacquisto di azioni proprie (buyback) fino a un massimo di 1 miliardo di dollari. Questa mossa è direttamente sostenuta dal valore di mercato della quota azionaria Bunge (meno del 40% del valore attuale) e mira a restituire valore agli azionisti Glencore. Il riacquisto è programmato per iniziare lunedì 7 luglio 2025, con un annuncio operativo separato, e l’obiettivo è di completare l’intero programma entro la pubblicazione dei risultati finanziari di Glencore per l’esercizio 2025, prevista per febbraio 2026. Questa strategia sottolinea la disciplina finanziaria di Glencore e la gestione attiva del proprio bilancio.