Geopolitica: con la conferma di Erdogan in Turchia come cambia l’economia nel Mediterraneo?

turchia erdogan

di LIVIO SPADARO, Frame Asset Management.

IN TURCHIA LA CONFERMA DI ERDOGAN

Erdogan riconfermato in Turchia. La novità più importante dal punto di vista geo-politico è stata la riconferma alla presidenza turca di Erdogan dopo il lungo testa a testa con il laico di centro-sinistra Kemal Kiliçdaroglu. Il Sultano nella seconda tornata di elezioni generali ha potuto contare sul sostegno della coalizione di ultra-destra coordinata da Sinan Ogan che al primo turno aveva ottenuto il 5% delle preferenze facendo in modo che nè Erdogan ne Kiliçdaroglu ottenessero i consensi necessari per vincere già al primo turno. Ad ogni modo al ballottaggio, il neo rieletto presidente ha ottenuto il 52.1% del totale dei voti, un vantaggio di poco più di quattro punti percentuali rispetto al suo sfidante. Erdogan ha vinto con oltre il 52% dei voti; ha fatto il pieno di consensi nelle aree rurali e centrali del Paese, mentre il suo sfidante Kemal Kilicdaroglu ha conquistato soprattutto le grandi città come Istanbul e Ankara. Soprattutto i giovani sono più scettici sul risultato e volevano un cambiamento.

L’ECONOMIA NELL’AREA MEDITERRANEA

La rielezione di Erdogan ad Ankara avrà importanti risvolti per l’assetto geo-politico che si sta assestando. Un segnale è arrivato dal nuovo Governo in via di formazione, al ministero degli Esteri è stato designato Hakan Fidan, l’ex-capo dell’agenzia di intelligence locale e tra i promotori dell’alleanza con la Russia e l’Iran (alla cerimonia di giuramento di Erdogan ha presenziato il presidente della Duma, Vyacheslav Volodin, confermando i buoni rapporti tra il presidente turco e Mosca). Hakan Fidan è nato nel 1968 ad Ankara , in Turchia. È di origine curda attraverso suo padre. Ha conseguito una laurea in management e scienze politiche presso il Global Campus dell’Università del Maryland. Successivamente, ha conseguito il master e il dottorato presso la Bilkent University. Altro segnale è arrivato dalla visita in Turchia del segretario della NATO, Jen Stoltenberg, dalla quale è emerso che l’Alleanza atlantica e Ankara sono ancora distanti sull’adesione della Svezia alla NATO.