IL MERAVIGLIOSO PARCO BOTANICO SULLE ISOLE DI BRISSAGO
BRISSAGO – Il clima mite del Lago Maggiore, davvero unico nel suo genere per la Svizzera, consente alle piante subtropicali che crescono sull’Isola Grande di prosperare all’aperto. Il Parco Botanico del Canton Ticino ĆØ impreziosito da circa 1700 varietĆ di piante. Fiori di loto, sequoie giganti, cipressi calvi, caschi di banane e alberi di eucalipto crescono nel Parco Botanico esteso sulle due Isole di Brissago nel Lago Maggiore. L’acqua del lago immagazzina talmente bene il calore che in inverno si registrano a malapena giornate di gelo, tantopiù che le Alpi proteggono ulteriormente dal freddo che piomba dal Nord. Questo clima favorisce la crescita di piante esotiche. Il Parco di 2.5 ettari ospita piante provenienti da quasi tutte le regioni subtropicali dell’Asia, dal Sudafrica, dall’America, dall’Australia e dalle isole dell’Oceania. La più piccola isola di Brissago, l’Isola di Sant’Apollinare, ĆØ ricoperta da vegetazione spontanea, lasciata allo stato naturale.
L’ORANGERIE
All’interno del parco botanico si srotola un percorso di apprendimento relativo all’argomento piante, lungo il quale il visitatore può scoprire molto sulle diverse piante e sulla loro provenienza. Ć possibile visitare anche una speciale collezione di piante officinali e commestibili. Per gli interessati ĆØ disponibile il pieghevole Ā«Felci delle isole di BrissagoĀ». I bambini possono divertirsi in una gioiosa ricerca dei tesori nascosti sullāisola. La mappa del tesoro con le istruzioni ĆØ disponibile alla cassa. Il Giardino Botanico del Cantone Ticino ĆØ rinomato a livello internazionale. Su una superficie di 2,5 ettari, ospita preziose collezioni botaniche, duemila specie provenienti da tutti i continenti. Piante australiane, sudafricane, sudamericane, asiatiche, della California e del Bacino del Mediterraneo crescono in piena terra tutto lāanno, nonostante la latitudine. Spiccano in particolare la collezione di Proteaceae e di specie cilene come il copihue, il fiore nazionale del Cile. Alberi enormi e palme maestose si alternano armoniosamente a cespugli rigogliosi e specie erbacee. Oltre alla vista, tutti gli altri sensi sono piacevolmente stimolati, ad esempio dai profumi del Mediterraneo. Nella piccola serra Ā«OrangerieĀ» ci si immerge invece in un piccolo mondo spiccatamente tropicale. Lāorigine del giardino botanico risale al 1885, quando la baronessa Antoinette Fleming Saint Leger si innamorò delle isole. La sua passione per le piante esotiche trasformò le isole, tanto che un giorno sarebbero diventate un giardino botanico pubblico. Il successivo proprietario Max Emden mantenne le colture esotiche e fece costruire la villa che oggi ospita lāHotel Villa Emden.














