Il Castello di Morges con lo sfondo del Monte Bianco e del Lago di Ginevra

GINEVRA – Il Castello di Morges con lo sfondo del Monte Bianco e del Lago di Ginevra.

LA STORIA DEL CASTELLO DI MORGES

Sullo sfondo del Monte Bianco e del Lago di Ginevra si stagliano le quattro torri ricche di storia del castello di Morges. Mirabile esempio di “quadrato savoiardo”, la fortificazione a pianta quadrata tipica della Savoia medievale, questo antico castello domina dal XIII secolo il territorio circostante e ospita attualmente il Museo militare vodese, il Museo della gendarmeria vodese, il Museo dell’artiglieria e il Museo delle figurine storiche in stagno. Il castello fu costruito nel 1286 a Fleuron de Morges, cittadina vinicola ridente e vivace, da Luigi di Savoia. Ben protetti dalle antiche mura della fortezza costruita nel 1286 da Luigi di Savoia sul modello del “quadrato savoiardo”, il castello di Morges e i suoi musei ospitano quattro mostre permanenti. Il complesso funse inoltre dal 1536 al 1798 da residenza dei balivi bernesi.

MUSEO MILITARE VODESE

Il Museo militare vodese presenta una collezione di armi bianche, armi da fuoco e di armature. L’armeria ripercorre 350 anni di storia vodese e dei suoi più illustri rappresentanti, dal maggiore Davel al generale Guisan. Il pubblico ha inoltre la possibilità di ammirare le uniformi delle milizie vodesi. Gli svizzeri in servizio all’estero: una nuova mostra permanente sarà inaugurata e presenterà le finalità dei reggimenti svizzeri all’estero, gli annessi e i connessi di questo servizio, e il suo impatto positivo e negativo sull’esistenza e sullo sviluppo della Svizzera. Numerosi oggetti, documenti inediti e uniformi saranno presentati al pubblico nell’ambito di questa nuova esposizione. Quaranta cannoni e una superba collezione di modelli in scala dell’artiglieria svizzera, completi di tavole tecniche e di incisioni, illustrano lo sviluppo dell’artiglieria svizzera dalle guerre di Borgogna fino ai giorni nostri. Selezionate dalla prestigiosa collezione di Raoul Gérard, diecimila miniature animano cinquanta diorami che ricostruiscono la storia, dall’antichità alle guerre napoleoniche. Nefertiti, Dario nella battaglia di Arbela, l’assedio di Alesia o il passaggio della Beresina sorprendono per la minuzia dei dettagli pittorici.