Il difficile mandato delle banche centrali, quale sarà la politica monetaria nei prossimi mesi?

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GINEVRA – Il difficile mandato delle banche centrali.

di GIACOMO CALEF – NS PARTNERS

IL DIFFICILE MANDATO DELLE BANCHE CENTRALI

Negli ultimi 15 mesi i principali istituti monetari hanno compiuto il più rapido rialzo dei tassi di interesse portandoli ai massimi da più di 20 anni. Proprio mercoledì scorso la Federal Reserve ha portato il costo del denaro alla forchetta compresa tra il 5,25% e il 5,5%, in quello che molti considerano come l’ultimo rialzo, mentre giovedì la Banca Centrale Europea ha seguito con un ulteriore aumento da 25 punti base. Queste aggressive azioni da parte delle banche centrali sono state attivate per frenare la crescita record dell’inflazione, che negli scorsi mesi ha toccato livelli record, sebbene, ora sia in calo. Nonostante ciò, le politiche monetarie restrittive sembrano essersi avviate verso una conclusione dovuta ai timori relativi alla tenuta dell’economia, specialmente nell’Eurozona. Negli Stati Uniti, invece, le probabilità di una recessione vanno svanendo alla luce dei dati macroeconomici estremamente solidi. In Asia anche l’economia cinese continua ad arrancare.

IL MANDATO DELLE BANCHE CENTRALI

In questo contesto di elevata incertezza il mandato delle banche centrali resta molto complicato con l’obiettivo di bilanciare abilmente crescita e stabilità dei prezzi senza però indebolire eccessivamente i fondamentali macroeconomici. Tornando alle prossime mosse di Fed e BCE, i mercati si attendono uno stop ai rialzi dei tassi di interesse, anche se entrambi i Governatori hanno lasciato intendere che rimangono aperti ad un altro aumento a settembre. I prossimi mesi saranno quindi cruciali per cogliere le future mosse di politica monetaria che potrebbero mutare le condizioni macroeconomiche di fondo. Questo scenario ha creato opportunità temporanee sul mercato obbligazionario grazie a rendimenti più elevati, che erano impensabili solo qualche anno fa, e che termineranno quando le politiche monetarie non saranno più così restrittive. La domanda è dunque: quale sarà la politica monetaria nei prossimi mesi?