Il dollaro USA continua a rafforzarsi rispetto alle altre principali valute

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USA – Il dollaro USA continua a rafforzarsi rispetto alle altre principali valute.

di MARCO EVANGELISTA – ACTIV TRADES

IL DOLLARO USA È FORTE

Il dollaro USA continua a rafforzarsi rispetto alle altre principali valute, toccando un massimo di tre settimane all’inizio della sessione di trading europea. Dopo l’euforia che ha caratterizzato gli ultimi giorni del 2023, con i mercati che avevano quasi scontato un rapido disimpegno della Federal Reserve, gli operatori non sono riusciti a scrollarsi di dosso i postumi del nuovo anno. L’indice del dollaro ha guadagnato quasi il 2% da quando ha toccato i minimi plurimensili a fine dicembre, mentre la fiducia degli investitori in una Fed dovish si è trasformata in incertezza. A questo proposito, i dati sui salari non agricoli potrebbero contribuire a sciogliere un po’ di questa incertezza. I mercati sanno che il mercato del lavoro statunitense è di fondamentale importanza per il processo decisionale della Federal Reserve e i dati potrebbero, a seconda della lettura, rafforzare il forte inizio d’anno del biglietto verde o ripristinare la fiducia degli investitori che il 2024 sarà caratterizzato da diversi tagli dei tassi. In questo contesto, la pubblicazione dei dati appare cruciale per la performance a breve termine del dollaro.

L’AZIONARIO EUROPEO

All’inizio dell’ultima sessione di trading della settimana, i titoli azionari sono scesi leggermente in Europa, mentre gli investitori si preparano ai dati macro cruciali dell’UE e degli USA. La maggior parte degli operatori di mercato mantiene un atteggiamento di “attesa”, poiché tutti gli occhi sono puntati sui dati del CPI dell’UE e dell’occupazione negli Stati Uniti. Questi dati sono considerati cruciali in quanto dovrebbero fornire agli investitori maggiore chiarezza sulle prossime mosse delle banche centrali e indizi sul calendario e sul ritmo dei potenziali tagli dei tassi di quest’anno. Essendo il principale driver di mercato per una serie di asset, tra cui le azioni, è molto probabile che i dati influenzino in modo significativo il sentiment del mercato e la propensione al rischio sia nel breve che nel medio termine. Lo scenario ideale per i trader toro sarebbe quello di un rallentamento dell’inflazione nell’Eurozona e di dati statunitensi in linea con le previsioni o leggermente peggiori. In effetti, un settore occupazionale statunitense più resistente del previsto potrebbe mantenere la Fed a suo agio con la sua posizione di tassi “più alti per più tempo”, il che indebolirebbe le speranze di un taglio dei tassi già nel primo trimestre del 2024. Lo STOXX-50 è ancora al di sopra del suo supporto immediato a 4.430, 0 punti, mentre la pressione ribassista rimane alta nonostante i pochi movimenti del mercato finora.