Il fascino del ghiaccio in mostra al Museo Leventina di Giornico

pattini ghiaccio

GIORNICO – Il fascino del ghiaccio in mostra al Museo Leventina di Giornico.

UNA MOSTRA SUL GHIACCIO

Per quanto possa sembrare freddo e asettico, il freddo risveglia l’immaginario e la creatività delle persone. Attorno ad esso si sviluppano dinamiche sociali, si consolida lo spirito aggregativo e si condividono momenti di spensieratezza. Attraverso il gioco e gli sport sui ghiacci come l’hockey, il pattinaggio o il curling, si possono scoprire atteggiamenti ritualizzanti e osservare la messa in scena dei valori condivisi dalla società.

IL DERBY DI HOCKEY AMBRÌ-LUGANO

La mostra “On ice il fascino del ghiaccio” si articola in cinque sezioni tematiche che condurranno i visitatori a scoprire in modo ludico differenti aspetti storici e sociologici che si sviluppano attorno alla superficie ghiacciata. Ad esempio ci si chiederà: in quanti modi si può sfruttare? Come e dove si pattinava in passato? Esiste davvero un’identità di squadra? La visita all’esposizione sarà l’occasione per scoprire alcuni aspetti inediti di uno dei fenomeni più importanti dell’hockey svizzero: il derby tra le squadre di Ambrì-Piotta e Lugano. In esposizione si potranno vedere oggetti storici e contemporanei tra cui una ricchissima collezione di pattini d’epoca e interagire in modo ludico con le installazioni.

LA SEDE

Situato sul vecchio tracciato della Via Francigena, immediatamente a sud dei due ponti che attraversano il fiume Ticino, il Museo di Leventina è ospitato nella cinquecentesca Casa Stanga e nell’adiacente Casa Clemente. Questi due edifici costituiscono un complesso architettonico prestigioso e di grande interesse storico-artistico, iscritto nell’Inventario svizzero dei beni culturali d’importanza nazionale e regionale e nell’Inventario dei beni culturali d’importanza cantonale. Casa Stanga svolse per secoli la funzione di abitazione e di locanda. L’importanza del complesso architettonico è attestata dalle facciate affrescate nel 1588-89 da Giovanni Battista Tarilli e Domenico Caresana con la raffigurazione degli stemmi famigliari di viaggiatori illustri provenienti da tutta Europa che vi alloggiarono.