BERNA – Il Gran Premio svizzero d’arte a Jacqueline Burckhardt, Marianne Burkhalter, Christian Sumi e Valerie Favre.
IL GRAN PREMIO SVIZZERO
Su raccomandazione della Commissione federale d’arte, l’Ufficio federale della cultura ha deciso di attribuire il Gran Premio svizzero d’arte a Jacqueline Burckhardt, Marianne Burkhalter, Christian Sumi e Valerie Favre. La cerimonia di premiazione avrà luogo il 10 giugno 2024, nel giorno di inaugurazione della mostra Swiss Art Awards a Basilea. Jacqueline Burckhardt: portavoce di una mediazione artistica effervescente personalità ispirata e prolifica, ha studiato restauro artistico presso l’Istituto Centrale per il Restauro a Roma, poi storia dell’arte a Zurigo, dove tuttora vive. La sua carriera presenta molte sfaccettature: è restauratrice, storica dell’arte, curatrice, autrice, editrice e organizzatrice. Si è adoperata, con successo, per dare visibilità internazionale alla scena artistica svizzera e per il riconoscimento dell’arte contemporanea. Nel 1984 Jacqueline Burckhardt ha co-fondato la rivista d’arte Parkett, pubblicata in tedesco e inglese. Per trentatré anni fino all’ultima pubblicazione nel 2017, i 101 numeri di Parkett hanno avuto un successo straordinario, contribuendo a far conoscere gli artisti più significativi di tutta una generazione. Parallelamente alla sua attività di redattrice, Jacqueline Burckhardt ha avviato un programma di eventi al Kunsthaus Zurich e per dieci anni ha diretto l’accademia estiva del Zentrum Paul Klee di Berna.
IL LEGNO
Marianne Burkhalter e Christian Sumi: pionieri della costruzione moderna in legno. Durante la loro sfavillante carriera hanno costruito, insegnato, svolto attività di ricerca, esposto e pubblicato in maniera prolifica. Nel 1984 hanno fondato insieme l’agenzia Burkhalter Sumi e sono diventati in breve tempo un punto di riferimento nel panorama internazionale per il loro linguaggio di forme e colori. Il rosso è diventato una delle loro firme, che applicano a strutture in legno e ad elementi prefabbricati. Consapevoli, in tempi non sospetti, della questione ecologica, nei loro progetti hanno sviluppato nuove forme abitative e introdotto il concetto di Adaptive Reuse, una strategia di costruzione improntata al riuso sempre più diffusa nell’architettura. Valerie Favre: una pittrice non convenzionale. Per Valerie Favre la pittura è un modo radicale di pensare il mondo. Sostenitrice della figurazione libera, la sua arte riflette la forza della sua immaginazione, alimentata da legami costanti e dichiarati con il cinema, il teatro, la letteratura, le favole e la storia dell’arte. In un periodo in cui numerosi artisti ritornano alla pittura figurativa e alla narrazione, il lavoro pittorico sviluppato da Valerie Favre per oltre trent’anni è precursore del suo tempo.